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DOPO IL CONSIGLIO DI STATO

Professionisti da 1 euro, urgente l'equo compenso con la PA

Professionisti da 1 euro, urgente l'equo compenso con la PA
Una sentenza contraria al Jobs Act degli Autonomi. Le reazioni delle professioni alla lettura del Codice degli Appalti da parte del Consiglio di Stato. Che la competenza professionale possa essere remunerata in immagine o con compensi simbolici da 1 euro, fa della sentenza di Palazzo Spada "una sentenza criminogena".
Le professioni tecniche (ingegneri e architetti, ma anche geometri e agronomi) giudicano "aberrante" la tesi di Palazzo Spada, che "avalla il caporalato intellettuale e professionale". Per Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni) la sentenza afferma "l'incredibile principio  secondo il quale il corrispettivo del professionista risiederebbe nel ritenersi lusingato dall'eseguire un piano urbanistico per il Comune di Catanzaro.

L'equo compenso non può più aspettare- Le rappresentanze professionali, Cup e Confprofessioni in testa, ribadiscono l'urgenza di approvare in fretta una legge sull'equo compenso che agganci i parametri di liquidazione ai bandi di gara delle Pubbliche Amministrazioni, rendendo vincolanti per queste ultime il rispetto dei professionisti. E' la posizione che Confprofessioni sta portando avanti in Parlamento- dove è in corso d'esame una proposta di legge ad hoc. "E' necessario approvare nel minor tempo possibile la legge sull'equo compenso- dichiara il presidente della Confederazione dei Liberi Professionisti, Gaetano Stella. "Ma è altrettanto necessario- aggiunge- produrre una legge chiara, che non lasci spazio a contenziosi.

Quella per l'equo compenso è "una battaglia giuridica- secondo Marina Calderone, al vertice del Comitato degli Ordini- da portare avanti in particolare per i giovani, affinchè il loro lavoro non continui ad essere mortificato da quei committenti che sempre più spesso chiedono prestazioni consulenziali a titolo gratuito".

Il Jobs Act degli Autonomi - entrato in vigore il 13 giugno di quest'anno- non ha risolto la questione dei rapporti fra i Liberi Professionisti e le Pubbliche Amministrazioni, pur avendo introdotto misure di tutela del lavoro autonomo nei confronti delle PA. La Legge rinvia a successivi provvedimenti la definizione di atti pubblici rimessi ai liberi professionisti organizzati in Ordini e Collegi. La questione del compenso è stata tuttavia presa in carico dal Senatore Maurizio Sacconi che ha depositato un disegno di legge sull'equo compenso attualmente in discussione in Commissione Lavoro al Senato.
Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato al 10 ottobre.