• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
DOPO LA SENTENZA

Ogm stranieri importati per prosciutti e formaggi italiani

Ogm stranieri importati per prosciutti e formaggi italiani
Il consiglio di stato non ha accolto il ricorso dell'agricoltore friulano che aveva seminato MON810. Elena Cattaneo: "Non semineremo, ma importeremo".

"Abbiamo ottimi prosciutti e formaggi italiani che (fortunatamente) continueranno a essere prodotti usando mangimi Ogm stranieri importati". La Senatrice e ricercatrice Elena Cattaneo analizza la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dell'agricoltore Fidenato per la semina di mais geneticamente modificato. Dopo la bocciatura del TAR del Lazio è arrivata anche quella del Consiglio di Stato. Per i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole la sentenza è una promozione della scelta nazionale di avvalersi della facoltà di vietare sul proprio territorio semine OGM.

Ma per la Senatrice Cattaneo, "L'Italia come l'Europa finge di chiudere agli ogm". In un lungo intervento sul quotidiano Repubblica, diffuso da scienzainrete.it mette in evidenza le contraddizioni del provvedimento nazionale. "Paradossalmente- scrive-  proprio oggi che siamo "liberi dagli Ogm", abbiamo creato le condizioni per essere ancor più al "soldo delle multinazionali". Siamo infatti costretti, per sempre e senza speranza, a comperare la mangimistica da loro, senza più ambire a contrapporre alcun nostro brevetto ottenuto da centri di ricerca pubblici, e quindi continuando ad acquistare anche sempre più semi (quelli non Ogm, ma che differenza fa?) dalle stesse multinazionali sementiere".

"L'Europa - scrive- certifica la propria totale dipendenza da queste m ultinazionali per i semi Ogm e per i semi non Ogm". E ancora: "Non ci si illuda di poter fare a meno della mangimistica Ogm"- aggiunge, sottolineando che "gli Ogm (mi riferisco, uno a uno ai 46 che l'Europa importa) non sono affatto dannosi perla salute animale e umana".
"Siamo anche tecnicamente dipendenti dalle multinazionali tedesche per le tonnellate di pesticidi che importiamo" e la ricerca pubblica "continuerà a vedersi negata ogni possibilità di sperimentare gli Ogni in campo aperto", così come "la biodiversità italiana continuerà a ridursi".

"In compenso abbiamo ottimi prosciutti e formaggi italiani che (fortunatamente) continueranno a essere prodotti usando mangimi Ogm stranieri importati; abbiamo anche prodotti biologici di nicchia — che temo nemmeno esistano davvero se è vero che il "biologico" è "una procedura di tracciabilità di un prodotto piena di deroghe perché impossibile da attuarsi" — ma che i cittadini italiani dovrebbero essere sempre pronti a pagare di più senza che venga fornita alcuna prova che siano veramente qualitativamente migliori ( non è inaccettabile? ); abbiamo la nostra biodiversità (piante varie) in via di estinzione, che non capisco come potrebbe essere peggiorata da quell'unico mais Ogm che evita l'uso di pesticidi o da interventi di raffinata "microchirurgia genetica" mirati a salvare il pomodoro San Marzano, le mele della Val d'Aosta etc".

pdfQUELLO_CHE_PERDIAMO_SENZA_OGM.pdf335.22 KB

La sentenza del Consiglio di Stato