Eccettuati i pipistrelli della frutta, il coinvolgimento di altre specie animali nel ciclo di trasmissione di Ebola Virus 'non e' chiaro'.
L'istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna ha diffuso la relazione "Virus Ebola e Animali", con l'intento di fornire informazioni utili per una migliore comprensione degli aspetti zoonotici e di quelli legati al ruolo degli animali domestici e selvatici nella epidemiologia dell'infezione da virus Ebola anche alla luce di una possibile introduzione del virus in aree ad alta densità animale.
Quale ruolo epidemiologico?- Passando in rassegna le specie animali (pipistrelli, primati, cani, suini, ovicaprini, cavalli) la relazione conclude che non ci sono ad oggi prove concrete che gli animali domestici e selvatici, presenti nel nostro ecosistema e/o allevati a scopo zootecnico, svolgano un ruolo epidemiologico attivo nella trasmissione della malattia all'uomo e non si ritiene pertanto che possano rappresentare un rischio significativo per la diffusione di Ebola in Italia.
Più consapevolezza sui rischi - Nei Paesi dove la malattia è endemica devono essere evitati i contatti con animali selvatici, tra cui pipistrelli, roditori e scimmie, e le comunità a contatto con questi animali devono adottare rigide misure igieniche. Nel contempo le comunità rurali dell'Africa occidentale devono essere rese più consapevoli dei rischi legati alla caccia e all'alimentazione di pipistrelli ed altre specie selvatiche.
Sorveglianza e diagnostica- In tali condizioni la sorveglianza in campo degli animali durante e dopo un'epidemia rappresenta uno strumento utile nell'identificazione della fonte specifica di un caso umano e nella definizione spaziale e temporale dell'infezione da EBOV. Non ci sono tuttavia al momento linee guida universalmente accettate per la sorveglianza di Ebola virus negli animali. La diagnostica eziologica dovrebbe essere implementata e sviluppata al fine di disporre di metodi validati e adeguati in termini di specificità e sensibilità, per rilevare tempestivamente la presenza di EBOV in serbatoi animali.