Mozzarella contraffatta, coinvolti anche veterinari della Asl.

E' in corso una operazione della magistratura per sofisticazione alimentare e associazione a delinquere nel casertano.

Imprenditori del settore caseario, biologi e veterinari dell'Asl sono indagati per aver creato mozzarella 'taroccata'. I carabinieri di Caserta, su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno arrestato 13 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle sofisticazioni alimentari. Al centro delle indagini un caseificio casertano, che vendeva alle holding della grande distribuzione internazionale mozzarella di bufala che in realtà presentava grandi quantità di latte di mucca. Sequestrati l'azienda e i sei punti vendita gestiti dai titolari.

L'operazione è coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta. Ulteriori particolari sono stati forniti nel corso della conferenza stampa indetta stamane dagli inquirenti. Violazioni del disciplinare di produzione (con latte vaccino mescolato a quello di bufala, altro latte acquistato all'estero) e sul versante dei controlli igienico-sanitari.

Il latte utilizzato per la mozzarella dop dal caseficio Cantile non veniva sottoposto al previsto autocontrollo sanitario grazie anche alla complicità di due funzionari della Asl , che avvisavano i responsabili dell'azienda delle visite dei veterinari e perfino dei controlli della Commissione europea. I controlli a campione sul latte giacente nei silos hanno rilevato, inaffti, una carica batterica anche più di duemila volte superiore a quella consentita, «tale da far ritenere il prodotto finale addirittura potenzialmente nocivo per la salute pubblica», si legge in una nota del procuratore Capasso. I due funzionari della Asl coinvolti avrebbero anche  partecipato a riunioni nel caseificio con lo scopo di rimediare agli inconvenienti presenti nella struttura.