La Pec come veterinario la Cec-Pac come cittadino

La casella di posta elettronica certificata, attivata come privato cittadino, non permette di assolvere gli obblighi come professionista.
Mentre incoraggia gli Ordini professionali all'implementazione del registro pubblico INI PEC, il Ministero dello Sviluppo Economico sottolinea anche che in quel registro i professionisti non possono figurare con l'eventuale casella di posta elettronica certificata (CEC PAC-cosiddetta pec al cittadino) di cui si fossero dotati come privati cittadini: "Ai fini della formazione e aggiornamento dell'indice INI PEC verranno rifiutati tutti quegli indirizzi di posta elettronica certificata comunicati dagli Ordini che siano costituiti in forma di pec al cittadino".

Anche se il cittadino e il professionista coincidono, l'esigenza di differenziare le due tipologie di caselle di posta elettronica certificata risiede nella loro diversa funzione oltre che nelle diverse modalità di rilascio. Si tratta di situazioni giuridiche diverse.

PEC come professionista- I professionisti, in quanto tali, devono dotarsi di PEC, come da tempo disposto dalla normativa nazionale (DL 185/2008, comma 5, art 16bis).
PEC come cittadino- La "pec al cittadino" è invece disciplinata dal DPCM 6 maggio 2009; è contraddistinta dal dominio @postacertificata.gov.it, viene rilasciata gratuitamente al cittadino e permette di comunicare esclusivamente con la Pubblica Amministrazione, ma non può essere utilizzata per comunicazioni attinenti i rapporti tra professionisti/aziende e la PA. Inoltre le caselle PEC nel registro INI PEC sono universalmente pubbliche, a differenza della pec al cittadino.

In sostanza la differenza - è  il chiarimento già diffuso dalla FNOVI agli Ordini- è che la PEC del professionista  permette la comunicazione, a norma di legge, tra chiunque sia in possesso di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, mentre la CEC-PAC del cittadino  funziona solamente se o il mittente o il destinatario è la Pubblica amministrazione, avendo infatti delle limitazioni relative a mittenti e destinatari.
In altre parole, al professionista basta la PEC. Che però (altra differenza) non è gratuita.

La documentazione del Ministero dello Sviluppo Economico è pubblicata sul sito fnovi.it