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ACCORPAMENTO

Istituzione dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna

Istituzione dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna
Dal 1 gennaio 2014 le quattro Ausl di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna sono accorpate in un unico ente.

Il progetto di legge per l'istituzione dell'Azienda Usl della Romagna è in vigore. Si tratta della Legge regionale 21 novembre 2013, N.22 - Misure di adeguamento degli assetti istituzionali in materia sanitaria. Istituzione dell'Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna. 

I consiglieri regionali romagnoli della maggioranza, Roberto Piva, relatore della legge,  e la consigliera FDS Monica Donini, Presidente della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali sono soddisfatti.
"A partire dal 1° gennaio 2014 – sottolineano i consiglieri – le attuali quattro Ausl di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna verranno accorpate in un unico ente. La legge contiene, inoltre, gli strumenti per garantire il coinvolgimento delle comunità locali e la partecipazione dei cittadini nella definizione delle politiche sanitarie locali. Con questa legge la Regione Emilia-Romagna compie un passo molto importante: l'obiettivo chiaro è quello di liberare risorse per le persone e per i servizi ad esse dedicate e di ridurre i costi di amministrazione".

Nel giorno dell'approvazione del progetto di legge, i consiglieri regionali avevano anche presentato in aula una risoluzione sullo stesso tema. La risoluzione chiede alla Giunta regionale un impegno ad indirizzare il riordino delle aziende sanitarie della Romagna seguendo alcuni principi rilevanti:
- assicurare un'articolazione organizzativa che garantisca condizioni di prossimità e equa accessibilità ai servizi ed operare per la massima valorizzazione del ruolo dei Distretti socio sanitari, da intendersi come "maglia base" di una rete di servizi territoriali integrati, all'interno della quale garantire l'intera gamma dell'assistenza primaria alla persona e in base alla quale strutturare l'articolazione dell'azienda unica, pensando, ad esempio, ad un'azienda organizzata per "divisioni distrettuali";
- garantire che le economie di gestione che si libereranno su base pluriennale saranno utilizzate per potenziare la qualità e la quantità dei servizi sanitari offerti ai cittadini;
- monitorare l'andamento del processo riorganizzativo e l'impatto sul territorio, coinvolgendo anche le comunità locali e i soggetti della partecipazione ammessi ai sensi della legislazione regionale;
- perseguire gradualmente la ridefinizione della rete assistenziale e di quella ospedaliera, garantendo contestualmente l'implementazione dei servizi territoriali esistenti attraverso la realizzazione dei nuclei di cure primarie e delle Case della Salute."

"Con questa legge – aggiunge Piva – la Regione Emilia-Romagna compie un passo importante: l'obiettivo chiaro è quello di ridurre i costi di amministrazione e di liberare risorse per le persone e per i servizi ad esse dedicate. L'Azienda unica sarà una cornice di tipo amministrativo entro la quale le scelte di gestione e di organizzazione sanitaria saranno demandate alle Comunità locali. Le AUSL della Romagna ad oggi contano 1 milione e centomila abitanti e due miliardi e cento milioni di euro di finanziamento. La nascita di una unica azienda è dunque una grande occasione per il nostro territorio e mi auguro che questa innovazione possa essere presa ad esempio anche da altri territori".