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UN SECONDO CASO SOSPETTO

Aviaria, operatore di Eurovo positivo al virus H7N7

Aviaria, operatore di Eurovo positivo al virus H7N7
"Abbiamo un caso confermato e uno sospetto, di cui attendiamo per domani i risultati degli esami di laboratorio".
Così Tiziano Carradori, direttore generale dell'assessorato alla sanità della Regione Emilia-Romagna, conferma l'ipotesi di un secondo caso di positività per l'uomo al virus H7N7 di questa ondata di influenza aviaria. La notizia è arrivata dopo che stamani l'Istituto superiore di Sanità aveva registrato la positività per il virus dell'influenza aviaria H7N7 in una persona "affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati appartenenti agli allevamenti presenti nella Regione Emilia Romagna", nei quali era stata riscontrata la presenza dell'infezione virale. Lo rende noto il ministero della Salute. La congiuntivite è infatti uno dei primi sintomi del virus.

Il primo contagiato è un lavoratore della ditta Eurovo: "Sugli oltre 100 addetti, solo in un caso è stata accertata una forma di lieve congiuntivite", a Mordano (Bologna), dove sono due gli allevamenti colpiti dal virus H7N7. Così il gruppo Eurovo rende noto che l'uomo positivo al virus è uno degli addetti all'abbattimento delle galline colpite dall'influenza aviaria e alla sanificazione degli stabilimenti.

Anche questo secondo addetto lavora nell'allevamento di via Valentonia e ha accusato sintomi di congiuntivite. Le analisi del laboratorio specializzato del Sant'Orsola arriveranno in serata e, nel caso, domani sarà chiesta conferma all'istituto superiore di sanità. A spiegarlo è Alba Carola Finarelli, responsabile malattie infettive del servizio sanità pubblica della regione Emilia-Romagna.

Tutti gli addetti impegnati nelle attività di bonifica, spiega in una nota, "sono, a titolo precauzionale, sottoposti a visite di idoneità e controllo sanitario e, sugli oltre 100 addetti, solo in un caso è stata accertata una forma di lieve congiuntivite che rappresenta la più frequente conseguenza possibile di infezione che l'uomo può contrarre dal virus H7N7 ed esclusivamente nel caso di diretto contatto con animali malati o morti, come è per chi sta operando nella sanificazione degli allevamenti".

L'uomo si trova a casa propria dal 28 agosto, da quando è risultato positivo al virus, ed è sottoposto ad una terapia antibiotica. Non è stato quindi ricoverato in un reparto di malattie infettive e non risulta avere nessuna complicanza respiratoria. A quanto si apprende ad una profilassi analoga sono sottoposti i suoi familiari. La situazione è costantemente monitorata. L'uomo, insieme alla moglie, ai due figli grandi e ad un altro parente, deve rimanere nel suo domicilio, è in costante contatto con i medici del dipartimento di sanità pubblica della Regione e ogni giorno si controlla la febbre.

"Il virus H7N7 non viene facilmente trasmesso all'uomo - ricorda il ministero - che può infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l'animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (quali ad esempio H7N9 o H5N1), H7N7 tende a dare nell'uomo una patologia di lieve entità (come la congiuntivite), come già osservato in un focolaio umano verificatosi anni fa in Olanda".

"Essendo rara la trasmissione da persona a persona - aggiunge la nota - i focolai umani tendono ad autolimitarsi, per cui il rischio di comunità è estremamente basso o addirittura irrilevante". La Regione Emilia Romagna, di concerto col ministero della Salute, avendo "prontamente identificato i focolai animali, ha adottato tutte le procedure necessarie a porre sotto controllo l'infezione".