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REGIONE CALABRIA

Approvate le norme e gli ambiti applicativi per attività assistite con gli animali

Approvate le norme e gli ambiti applicativi per attività assistite con gli animali
Claudio Parente spiega la legge regionale e i vantaggi che derivano dalla Pet-Therapy.

Con la Legge Regionale n.31 del 9 luglio scorso, la Calabria rientra tra quelle poche regioni che si sono dotate di un quadro normativo per l’autorizzazione ad effettuare la Pet Therapy, la cui efficacia è riconosciuta dalla scienza e confermata, costantemente, da esperienze nazionali ed internazionali tanto che, a livello parlamentare, si sta proponendo questo metodo come co-terapia.” Lo afferma Claudio Parente, del Gruppo Scopelliti Presidente, autore della proposta di legge.  “L’obiettivo è quello di garantire ai malati, soprattutto bambini e anziani, prestazioni basate su protocolli e progetti standardizzati, messi in atto da personale qualificato e tramite una rigorosa scelta degli animali ammessi alla Pet Therapy. In Italia, diverse strutture sanitarie, tipo il Gaslini di Genova o il Mayer di Firenze, hanno avviato progetti con bambini autistici o con quelli colpiti da leucemie infantili, al fine di ridurre l’ansia ed il dolore, cosi come in altre esperienze questo metodo viene utilizzato per rallentare la regressione funzionale dei malati di Alzheimer o in alcuni quadri di demenza.  Una materia quindi delicata, quella che prevede le cure con l’ausilio di animali, che non può essere lasciata al libero approccio, spesso autogestito o autocertificato, che rischia di provocare danni o, comunque, di non dare risposte ai fruitori ed agli operatori. Per ovviare a queste problematiche, la legge prevede una èquipe multidisciplinare che valuta i progetti sulla base  dei disturbi della sfera fisica, pschica, cognitiva o emotiva del paziente, oltre che lo stato dell’animale coinvolto, mentre spetterà ad una commissione regionale definire i requisiti e le procedure per poter effettuare la Pet Therapy. Il testo normativo tutela il protagonista di questa terapia cioè l’animale, costantemente monitorato nello stato di salute e benessere dal proprio  operatore che ne promuove la relazione con il fruitore ed è proprio dalla qualità di questa interazione che si avranno gli effetti terapeutici e riabilitativi di questa metodica". La legge - conclude Parente- sarà presentata, in primis, a tutte le organizzazioni che si interessano di tutela e difesa degli animali, nonché agli operatori sanitari che saranno interessati a questo nuovo approccio di medicina naturale nelle disabilità neuromotorie e sensoriali. (fonte: Catanzaroinforma)

pdfLEGGE_REGIONALE_9_luglio_2013_n._31_Reg.Calabria_copy.pdf63.27 KB