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STANZIAMENTO

Ippica, ecco il decreto Mipaaf-Mef che sblocca i fondi

Ippica, ecco il decreto Mipaaf-Mef che sblocca i fondi
Annunciato dal Ministro Grilli in occasione della manifestazione di protesta, il decreto non è ancora in GU e già non convince.
Il provvedimento è del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero delle Finanze, ed è stato firmato il 31 gennaio 2013 proprio alla vigilia della manifestazione di Roma.
Oltre a trasferire al Mipaaf le funzioni oggi attribuite ad ASSI (ad eccezione della certificazione delle scommesse per il pagamento delle vincite), il decreto dispone il trasferimento del personale di ruolo a tempo indeterminato in servizio presso ASSI sotto l'egida di Via XX Settembre, senza penalità di trattamento economico.

L'articolo 1 dispone che gli stanziamenti per gli anni 2013-2015 - fino ad un ammontare massimo di 30 milioni di euro per il 2013 e il 2014 e di 37 milioni per il 2015- possano essere destinati alla corresponsione dei premi maturati nel 2012 e al finanziamento degli ippodromi, avviando il piano di rientro della situazione debitoria di ex-ASSI. L'importo di 30 milioni di euro del 2013 potrà essere incrementato nel corso di quest'anno a seguito di ulteriori risparmi di spesa o di incasso dei residui attivi iscritti nel rendiconto ex-ASSI, nonché sulla base della quota di spettanza dell'incremento di gettito che il DL 185/2008 attribuiva ad ASSI.

"In pratica, si paga il debito con i soldi del creditore"- è stato il commento del Comitato Pre-Lega Unione Ippica Italiana, che il 1 febbraio è stato ricevuto dal Ministro delle Finanze Grilli. "I debiti contratti da Assi nel 2012 saranno "spalmati" in tre anni e saranno pagati dal settore stesso con una decurtazione del montepremi"- prosegue il Comitato, che prefigura fra i metodi di risparmio la riduzione delle corse".
Il settore è "compromesso in modo determinante", decretando" la morte di migliaia di cavalli, un prolungarsi delle liste di disoccupazione di almeno 50 mila unità e la perdita di un patrimonio enorme dal punto di vista della produzione allevatoriale. Il cavallo italiano, che è una delle razze migliori al mondo, non è una risorsa? Una cultura e una tradizione centenaria non sono una risorsa?"

A tutti gli operatori, il Comitato chiede di " andare avanti con le manifestazioni, che ci hanno dato la necessaria visibilità per arrivare un po' più vicini al Palazzo. Sappiamo che la disperazione, che è vera e enorme, ha esasperato gli animi, ma a tutti coloro che parteciperanno a dimostrazioni di piazza chiediamo anche di proseguire sulla strada della civiltà che tutti gli uomini e le donne del settore hanno dimostrato fino ad ora. L'opinione pubblica sta iniziando a capire che cosa ci sta succedendo, i nostri cavalli e la nostra gente è stata apprezzata per il modo in cui si è proposta ed è necessario proseguire su questa strada".

pdfDECRETO_MIPAAF_IPPICA.pdf5.65 MB