Con una comunicazione agli Assessorati alla Sanità e agli IZS, la Direzione Generale della Sanità Animale, ritiene tuttavia "opportuno continuare ad utilizzare il Modello 4 compilato informaticamente". Ai fini dell'epidemiosorveglianza, infatti, il Ministero sottolinea che "la rintracciabilità delle movimentazioni rappresenta uno degli strumenti fondamentali per il controllo delle malattie animali".
La nota ministeriale raccomanda anche gli Assessorati e gli IZS " di rispettare ed applicare quanto previsto dalla normativa vigente in materia di riproduzione animale, di registrazione ed identificazione animale nonché, nello specifico, in materia di Morbo coitale maligno.
Le attività di controllo da intendersi come "concluse" sono quelle disposte a febbraio dell'anno scorso dalla Direzione Generale. Una relazione finale è in via di stesura a cura del CESME, le cui valutazioni tecnico-scientifiche potranno comunque, in futuro, determinare l'esigenza di successivi provvedimenti ministeriali di sorveglianza e controllo della malattia.
Ulteriori informazioni sul Morbo Coitale Maligno
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