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PREMI

La migliore comunicazione scientifica del settore ittico

La migliore comunicazione scientifica del settore ittico
Premiata la ricercatrice Tiziana Tedde per uno studio sui molluschi bivalvi in Sardegna.

La ricercatrice dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna è stata premiata premiata per la “Ricerca di Cryptosporidium e Giardia in molluschi bivalvi allevati nella regione Sardegna e destinati al consumo umano”. Il conferimento a Torino nei giorni scorsi durante un convegno dei veterinari igienisti. Il  lavoro ha reso noti per la prima volta i dati epidemiologici sulla contaminazione da protozoi zoonosici (in grado cioè di trasmettere malattie all’uomo) nelle cozze allevate nelle più importanti aree produttive della nostra regione: il golfo di Olbia e il golfo di Oristano. Lo studio ha dimostrato che nelle zone di allevamento sottoposte ad analisi il rischio sanitario è basso e che non ci sono positività per la presenza di questi microrganismi patogeni in grado di causare gravi gastroenteriti. Buoni anche i dati per i campioni raccolti nello stagno di San Teodoro, dove si allevano le ostriche.
 
L’indagine sui molluschi bivalvi allevati in Sardegna è stata condotta nell’ambito della Ricerca corrente Izs finanziata dal Ministero della Salute. Al progetto hanno collaborato i Servizi veterinari delle Asl di Olbia e Oristano, il laboratorio di Ricerca e Sviluppo, diretto dalla dottoressa Sebastiana Tola, e la sezione di Parassitologia del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, diretta dal professor Giovanni Garippa.
 
Tuttavia il rischio non può essere escluso del tutto perché i protozoi sono dei patogeni di natura parassitaria che possono finire in mare attraverso i reflui, e alcune zone della Sardegna non state ancora sottoposte a controlli. La normativa comunitaria, infatti, prescrive una serie di analisi di laboratorio (a carico degli operatori e delle autorità sanitarie) per individuare la presenza di microrganismi e contaminanti ambientali, ma non prevede la ricerca dei protozoi, che possono essere pericolosi per la salute.  La ricerca premiata ha permesso di mettere a punto un sistema diagnostico di caratterizzazione molecolare dei protozoi zoonosici: se la normativa di riferimento dovesse cambiare, l’Istituto Zooprofilattico si dice già in grado di assicurare i controlli a tutela delle imprese e dei consumatori». (fonte: sassarinotizie.it)