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DL BALDUZZI

“Inammissibile” la lotta all’abuso di professione sanitaria

“Inammissibile” la lotta all’abuso di professione sanitaria
Nuova empasse in Parlamento. Da anni non si riesce a colpire più duramente l’esercizio abusivo di una professione sanitaria.

L’articolo 348 del Codice Penale (Esercizio abusivo di una professione sanitaria) è considerato da tutte le professioni intellettuali ormai desueto e inefficace a contrastare un reato che si dimostra particolarmente diffuso e odioso quando commesso ai danni di pazienti. Le pene di per sé non sono sufficientemente dissuasive e il reato viene frequentemente reiterato.
 
Gli On Livia Turco e Lucio Barani, relatori in Commissione Affari Sociali del DL Balduzzi hanno proposto di aggiungere un articolo aggiuntivo, un 348 bis, che faccia proprio da deterrente per la reiterazione del reato. Nel caso specifico di esercizio abusivo di una professione sanitaria, l’articolo aggiuntivo prevede che nei confronti del condannato sia obbligatoria “la confisca delle cose e degli strumenti che servirono o che furono destinati a commettere il reato”.
 
La XII Commissione non ha giudicato “ammissibile” questa proposta, nel contesto del DL Balduzzi.
 
Un’occasione mancata alla Camera e non appieno sfruttata nemmeno in Senato, dove la Commissione Giustizia sta elaborando un disegno di legge apposito. Il testo all’esame dei senatori inasprisce le pene previste dall’articolo 348 del Codice Penale, ( reclusione da sei mesi a tre anni e multa da euro 1.000 a euro 10.000) anche se meno severamente di quanto indicato dal proponente Sen Cardiello; la deterrenza verrebbe conseguita attraverso la pubblica reprimenda ( la pubblicazione della sentenza di condanna nelle forme di legge) e con la confisca dei beni utilizzati per delinquere, eccetto gli immobili che siano stati adibiti all’esercizio abusivo. 
Il testo era approdato all’emiciclo, ma- nel giugno scorso-  l’Assemblea di Palazzo Madama l’ha rinviato in Commissione Giustizia ritenendo “opportuna una più approfondita riflessione sul sistema sanzionatorio”. Altri rilievi maturati in sede d’esame avevano poi portato a suggerire una differenziazione tra il trattamento riservato alle professioni il cui esercizio può determinare pericoli per la vita e la salute delle persone e le altre professioni.
 
La peculiarità dell’abuso di una professione sanitaria non è stato recepita dal Dl Balduzzi.

Sul contrasto all'esercizio abusivo si veda anche l'audizione della FNOVI in Senato il 16 maggio scorso.