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SPENDING REVIEW

Detrazioni veterinarie nella lista delle tax expenditures

Detrazioni veterinarie nella lista delle tax expenditures
A metà agosto il ministero dell'Economia potrebbe essere già in grado di definire le detrazioni fiscali da sacrificare alla spending review.
Il lavoro di riordino delle agevolazioni fiscali- fra cui le varie forme di deducibilità e detraibilità- contemplato dal decreto sulla spending review era già previsto nel disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale approvato dal Consiglio dei ministri il 16 aprile scorso.

Già allora, il Governo spiegava che sarebbero state tagliate le agevolazioni che appaiono in tutto o in parte ingiustificate, o superate alla luce delle esigenze sociali ed economiche, o che costituiscono una duplicazione. A metà agosto, una volta elaborati i dati sull'autotassazione di luglio, Via XX Settembre potrebbe essere in grado di prendere delle decisioni.

La base di partenza sarà probabilmente il rapporto sulle agevolazioni fiscali presentato a fine dicembre ed elaborato da un gruppo di lavoro presieduto da Vieri Ceriani, oggi sottosegretario con delega alle Finanze e all'epoca responsabile fiscale della Banca d'Italia. Su incarico del precedente ministro dell'Economia (Giulio Tremonti), è stata fatta la «mappa» di quelle che il mondo anglosassone definisce tax expenditures, cioè le deduzioni, detrazioni ed esenzioni che riducono il carico fiscale per i cittadini e le imprese e che indirettamente portano a una diminuzione del gettito per lo Stato e dunque al conseguente aumento della spesa pubblica".
Rappresentando un trasferimento di risorse pubbliche attraverso la riduzione di obblighi fiscali, le tax expenditures sono finite nel mirino della spending review.

Fino ad ora sarebbero state individuate 720 voci tra deduzioni, detrazioni ed esenzioni, ricondotte in base a 14 codici, di cui i primi 3 relativi ai livelli di protezione più elevati. Nelle agevolazioni fiscali finiscono ad esempio le detrazioni del 19% delle spese mediche, quelle del 36% sul recupero edilizio e del 55% per il risparmio energetico, oppure quelle degli interessi passivi sui mutui. Ma anche le detrazioni per il coniuge, i figli e i parenti a carico: quest'ultime, che interessano circa 12 milioni di contribuenti, fanno parte del cosiddetto gruppo protetto. Infatti dei circa 260 miliardi di euro di detrazioni, 83 miliardi sono stati «blindati» dai tecnici perché sono sconti che garantiscono il rispetto di principi costituzionali, oppure evitano doppie imposizioni o garantiscono il rispetto degli accordi internazionali o della compatibilità con l'ordinamento comunitario.

Oggi è prevista per le spese veterinarie una detrazione di imposta in fase di dichiarazione annuale pari al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di euro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro 129,11. In pratica, il massimo risparmio previsto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 19% di 258,23 euro e cioè 49,06 euro. Le spese devono essere sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Sono detraibili anche le spese di acquisto di medicinali con obbligo di prescrizione e "da banco". Tutte le agevolazioni fiscali, tra le quali rientra anche la detrazione delle spese veterinarie, saranno ridotte. La riduzione opererà a partire dal 2013 con una decurtazione progressiva. A meno che non intervenga una correzione di rotta nella spesa pubblica

pdfELENCO DELLE TAX EXPENDITURES.pdf144.79 KB