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COMUNICATO ANMVI

Spending review: non sacrificare le detrazioni

creditoRBene il congelamento dell'aumento IVA, ma ora non si sacrifichino le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie. Comunicato stampa ANMVI: "Sarebbe come dare con una mano e togliere con l'altra". Si intervenga sulla spesa pubblica, non su quella di milioni di famiglie con cani e gatti.

"E' più che apprezzabile lo sforzo del Governo Monti di congelare l'aumento dell'aliquota IVA, purché il prezzo da pagare non sia quello di rinunciare alle detrazioni delle spese veterinarie. Sarebbe come dare con una mano e togliere con l'altra".

Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi- commenta con un comunicato stampa la bozza di decreto sulla spending review, che fa marcia indietro sull'aumento dell'IVA a ottobre e che si impegna a reperire risorse anche per evitare che l'aumento scatti dal 1 luglio 2013.

"Si intervenga sulla spesa pubblica, non su quella di milioni di famiglie con cani e gatti. Le spese veterinarie sono già tassate con l'IVA dei beni di lusso (il 21%)- dichiara Melosi- se il Governo pensa di togliere alle famiglie con cani e gatti anche la detraibilità fiscale di queste spese sarà un duro colpo per la prevenzione veterinaria e per la salute degli animali che vivono in famiglia e in società".

"Inutile fare campagne contro l'abbandono e stracciarsi le vesti per i ritardi del nostro Paese nelle anagrafi canine e nella lotta al randagismo – dichiara Melosi- se la considerazione della sanità veterinaria è questa. Minare la corretta gestione sanitaria degli animali da compagnia, con una pressione fiscale già ai massimi storici, avrà conseguenze certe sulla sanità pubblica e sulla spesa pubblica".

"Restiamo dell'avviso - aggiunge il Presidente dell'ANMVI- che la spesa veterinaria per l'assolvimento di obblighi di legge, come la microchippatura, e per la prevenzione come la sterilizzazione, debbano addirittura essere IVA- esenti come lo è la salute dell'uomo". "Questa è la vera battaglia di civiltà a favore della salute animale, il resto è spettacolo mediatico"- conclude Melosi.