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RESIDENTE VOLONTARIO

Interpretazione errata e miope della circolare Fnovi

Interpretazione errata e miope della circolare Fnovi
Non di tirocinio né di praticantato. La circolare sul "residente volontario" non ne parla e non intende nemmeno definire una "nuova figura professionale.

La Fnovi corregge interpretazioni errate- diffuse anche a mezzo stampa- sulla circolare n. 5/2012 della FNOVI sul "Residente volontario". La circolare, precisa la Federazione "è stata oggetto di interpretazioni errate e fuorvianti dando luogo a facili strumentalizzazioni forse anche miopi".

La ratio con cui questa Federazione è intervenuta sull'argomento – si legge oggi sul portale della Federazione- è la volontà di rendere trasparente, meno equivocabile e più controllabile la prassi consolidata da parte di neolaureati/laureandi o studenti di frequentare strutture veterinarie private a scopo didattico e di esperienza pratica, non certo quella di definire una "nuova figura professionale".

L'inviare agli Ordini, competenti relativamente al direttore sanitario o al medico veterinario che fa da "tutor", una comunicazione scritta e con data certa in cui viene evidenziata la durata del periodo di frequenza, il carattere volontario, l'assenza di qualsivoglia retribuzione, obbligo di orari e di compiti specifici va proprio nella direzione di rendere queste frequenze un periodo limitato nel tempo e dedicato all'apprendimento e non una scorciatoia per avere forza lavoro gratuita e sommersa. Il business si fa con altre attività.

Il perché alcune strutture prevedano periodi di frequenza è di facile intuizione: l'obiettivo è formare colleghi in linea con standard minimi di professionalità e di competenze utili e necessarie all'esercizio della professione. Già in numerose occasioni questa Federazione ha proposto e promosso la possibilità di effettuazione del tirocinio obbligatorio degli studenti di Medicina Veterinaria anche nelle strutture private.
La previsione di avere traccia scritta, sottoscritta da entrambe le parti relativamente alle frequenze volontarie va anch'essa nella direzione di far emergere situazioni e condizioni di cui oggi nessuno ha dati certi poiché non esiste nessuna possibilità di monitoraggio e controllo.

La Federazione, che conosce perfettamente la condizione lavorativa di giovani e meno giovani e che ha la responsabilità della rappresentanza della professione, sta valutando i possibili strumenti, disponibili con le norme attuali, che potrebbero portare all'attuazione di un "praticantato post laurea" strutturato.

Lettera della Fnovi a Italia Oggi