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RICERCA

Fido in ufficio riduce lo stress del proprietario e dei colleghi

Fido in ufficio riduce lo stress del proprietario e dei colleghi
Secondo la Virginia Commonwealth University i cani negli uffici e nei luoghi lavoro hanno effetti benefici. ANMVI: la presenza di cani "alla scrivania" è da anni un felice esempio di convivenza.
Un beneficio, secondo i ricercatori che non sarebbe confinato solo ai proprietari del cane, ma anche ai colleghi e ai vicini di scrivania: sono in grado di alleggerire lo stress e la stanchezza dei lavoratori.
I ricercatori americani ricordano che lo stress è una delle principali cause di assenteismo dal lavoro e migliorare la qualità della giornata lavorativa, nonché l'ambiente dove questa si svolge, può avere importanti ripercussioni sulla salute psicologica dei dipendenti e contribuire a migliorare la produttività.

Randolph T. Barker, principale autore dello studio, ha spiegato sull'International Journal of Workplace Health Management che il cane diventa, a un certo punto, l'amico di tutti e ha un effetto positivo sull'intero ufficio. Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno coinvolto un'azienda dog-friendly che conta 550 dipendenti e che accoglie ogni giorno tra i 20 e i 30 cani.

Gli studiosi hanno confrontato i dati relativi agli impiegati che portavano il cane in ufficio con quelli dei dipendenti che non avevano questa abitudine in quattro aree diverse (stress, soddisfazione sul lavoro, impegno e supporto sul fronte organizzativo). I ricercatori hanno anche eseguito ogni giorno esami sui campioni di saliva dei volontari per misurare le concentrazioni di cortisolo, l'ormone dello stress.
Risultato: chi andava a lavoro in compagnia del proprio amico Fido riferiva di essere meno stressato (e i test nel sangue lo confermavano) e manifestava una maggiore soddisfazione nel lavoro. Non solo, nei giorni in cui il cane non era in ufficio i livelli di stress risultavano essere più alti, a dimostrazione che era proprio la presenza del cane a migliorare la qualità dell'ambiente lavorativo e quindi le performance.

Inoltre i ricercatori si sono resi conto anche che i lavoratori che non possedevano un cane durante la giornata cercavano i colleghi proprietari di un amico a 4 zampe per giocare con lui o carezzarlo. Barker ha concluso che il cane può essere un incentivo a basso costo al benessere dei lavoratori e che le aziende dovrebbero adottare politiche per accogliere cani educati e puliti per migliorare la qualità dell'ambiente di lavoro.

Marco Melosi, presidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), precisa alle agenzie di stampa che non tutti i cani sono adatti ad accompagnare il padrone in ufficio: "deve avere un carattere e un temperamento adatti a stare in mezzo alla gente, deve essere socializzato e abituato alle altre persone e, regolarmente vaccinato"; inoltre è importante garantire il benessere di Fido garantendogli una "pausa dal lavoro" ogni due o tre ore per fargli fare una breve passeggiata.

Negli uffici della sede nazionale ANMVI da alcuni anni sono presenti Sem e Dado, un bassotto e un meticcio che ormai sono considerati presenze irrinunciabili da tutto lo staff. La loro presenza è un esempio riuscito di socializzazione e di corretta relazione fra persone e cani, in un ambiente di lavoro e aperto al pubblico.