• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31395

ONAOSI: SINDACATI CONTRO OBBLIGO MEDICI SSN

ONAOSI: SINDACATI CONTRO OBBLIGO MEDICI SSN
Eliminare l'obbligatorietà del contributo all'Onaosi anche per i medici dipendenti del Ssn, come già avvenuto per i convenzionati e i liberi professionisti, in modo che il prelievo dalla busta paga non avvenga più in maniera automatica, ma solo su richiesta del lavoratore. Questo al centro dell'iniziativa lanciata dallo Snami Lombardia insieme allo Smo, il sindacato dei medici ospedalieri.

 

Eliminare l'obbligatorietà del contributo all'Onaosi anche per i medici dipendenti del Ssn, come già avvenuto per i convenzionati e i liberi professionisti, in modo che il prelievo dalla busta paga non avvenga più in maniera automatica, ma solo su richiesta del lavoratore.

Questo al centro dell'iniziativa lanciata dallo Snami Lombardia insieme allo Smo, il sindacato dei medici ospedalieri, che hanno inviato una lettera informativa agli iscritti e incaricato un avvocato di portare la questione davanti al giudice del lavoro. «Si tratta di un prelievo forzoso» spiegano Roberto Carlo Rossi e Giuseppe Bonfiglio, rispettivamente presidenti Snami Lombardia e Smo «che è rimasto obbligatorio solo per i dipendenti pubblici, mentre ne sono esenti tutti gli altri.

La cifra di per sé non è elevata: si aggira su un contributo di circa 0,5%, che su una busta paga di 3.000 euro pesa intorno ai 15 euro. Considerando, però, l'intera vita contributiva del medico, la somma complessiva inizia a essere più consistente. Nostro primario obiettivo è allora risolvere quella che consideriamo una ingiustizia, sia perché il prelievo non è di fatto volontario, sia perché crea una differenziazione con i medici inquadrati secondo altri rapporti di lavoro».

Tanto più che le prestazioni offerte dall'Onaosi, continuano i sindacati, sono le stesse previste anche dall'Enpam, «ente pensionistico e di assistenza». Un'altra questione sollevata è l'informazione: «La maggior parte dei medici non sono nemmeno al corrente del prelievo in busta paga. È anche per questo che abbiamo pensato di mandare le lettere informative. L'idea comunque è di riuscire a ottenere un risultato in Lombardia, nell'auspicio che qualsiasi decisione possa valere poi anche a livello nazionale».