Hickstead, lo stallone baio di 15 anni, campione olimpico di salto ostacoli in carica, potrebbe essere morto sulla sabbia del ring d'onore di Fieracavalli 2011 per aneurisma o per una forma infartuale. La stampa evoca lo spettro del doping. Il comunicato ufficiale della Rolex Fei world cup parla di "improvviso malore". Esame autoptico alla clinica veterinaria di Padova.
Una leggenda dell'equitazione come Varenne. Sul caso di Hickstead, lo stallone baio morto durante il Gran Premio Verona, Fabrizio Cestaro il direttore del servizio veterinario dell'Ulss 20, in fiera, dichiara: "Si sospetta un aneurisma ma potrebbe essersi trattato anche di una forma infartuale». «Di certo - aggiunge- un evento imprevedibile, soprattutto per animali che abituati a dare il massimo sotto sforzo e sottoposti a controlli clinici obbligatori, eseguiti anche prima di questa gara". Doping? "Non credo- risponde- a cavalli di questo valore anche economico, si parla di due milioni di euro, è difficile che vengano somministrate sostanze che possano metterne a repentaglio la vita. In ogni caso il prelievo antidoping di routine è stato eseguito, attendiamo i risultati nei prossimi giorni».
Tra il pubblicoe fra i giornalisti della stampa specializzata, c'è chi ha evocato subito lo spettro del doping. Antonio Terraneo, giornalista di Libero, responsabile della rubrica "Uomini e Cavalli", ammette che «sia per gli uomini che per i cavalli il mondo dello sport non è purtroppo scevro dall'utilizzo di sostanze dopanti».
Il comunicato ufficiale della Rolex Fei world cup parla di «improvviso malore, la cui motivazione sarà stabilita da un esame autoptico», affidato all'istituto di anatomia patologica della clinica veterinaria dell'università di Padova. «Un incidente che può succedere a tutti gli atleti, compresi gli animali», puntualizza l'entourage di Eric Lamaze. (fonte: l'Arena di Verona)