Assemblee rappresentative degli iscritti in tutti gli Ordini provinciali, regionali e nazionali per garantire «democrazia e trasparenza nel sistema elettivo» e tutelare le minoranza. È quanto propone l'emendamento che sedici sigle del Ssn tra le quali sigle della veterinaria hanno ufficializzato una lettera alla commissione Igiene e sanità del Senato.
Assemblee rappresentative degli iscritti in tutti gli Ordini provinciali, regionali e nazionali per garantire «democrazia e trasparenza nel sistema elettivo» e tutelare le minoranza. È quanto propone l'emendamento che sedici sigle del Ssn hanno ufficializzato l'altro ieri in una lettera indirizzata alla commissione Igiene e sanità del Senato.
L'obiettivo è quello di modificare l'articolo 7, comma 2, del ddl Fazio, dedicato alla riforma degli Ordini dei medici, dei farmacisti e dei veterinari,attualmente all'esame di Palazzo Madama.
Nel testo attuale, è prevista l'istituzione di « eventuali assemblee rappresentative con la connessa tutela nelle stesse delle minoranze qualificate degli iscritti», lasciata alla discrezionalità degli Ordini provinciali con più di duemila iscritti. La proposta dei sedici sindacati è invece quella di imporre la costituzione di tali assemblee a tutti i livelli (provinciale, regionale e nazionale) e delegare loro non solo l'elezione degli organi esecutivi, ma anche l'approvazione di bilanci, regolamenti e linee programmatiche annuali.
"L'obiettivo dell'emendamento è quello di allargare la partecipazione al governo degli Ordini".. Novità, in ogni caso, che non influenzerebbero l'attuale tornata elettorale, già in corso a livello provinciale.
L'obiettivo di questo emendamento, dicono i sindacati, è quello di fare in modo che l'esercizio democratico delle assemblee ordinistiche sia veramente democratico: "oggi avvertiamo un deficit di democrazia che va superato garantendo la reale tutela delle componenti minoritarie di ogni professione".