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INFLUNET, VETERINARI FONTE DI INFEZIONE

INFLUNET, VETERINARI FONTE DI INFEZIONE
Il Protocollo Operativo del Ministero della Salute indica- anche per la Stagione Influenzale 2011 - 2012- i medici veterinari tra le categorie che per motivi di lavoro sono a contatto con animali e per questo "potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani".

Il Protocollo Operativo del Ministero della Salute indica- anche per la Stagione Influenzale 2011 - 2012- i medici veterinari, sia pubblici che liberi professionisti, tra le categorie che per motivi di lavoro sono a contatto con animali e per questo "potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani". Stessa categoria di rischio anche per altri operatori del settore: allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi e macellatori e vaccinatori.

Il vaccino, che inizia a essere somministrato in questi giorni, cominciando dagli anziani over 65 e dai malati cronici, è lo stesso dell'anno scorso, ma resta comunque «consigliato» anche per chi l'ha già fatto nel 2010, perché l'immunità non dura tanto a lungo, specie nella popolazione anziana. I ceppi virali attesi sono A H1N1 (che la scorsa stagione ha rappresentato circa il 70% dei casi), e quelli di tipo B, anche se c'e' stata una minoranza di episodi influenzali ascrivibili al virus A H3N2 (anch'esso contenuto nel vaccino), che era il ceppo predominante prima della pandemia.

Il Protocollo non contiene novità di rilievo rispetto alla precedente stagione influenzale, sia per la sorveglianza clinico-epidemiologica sia per quella virologica-laboratoristica. Il sistema si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera scelta, reclutati dalle regioni, che segnalano i casi di sindrome simil influenzale osservati tra i loro assistiti.

I medici sentinella e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l'identificazione di virus circolanti.

Per quanto riguarda la parte epidemiologica, il Ministero della Salute sottolinea l'importanza di ottenere una copertura per regione e per fascia di età pari al 2% della popolazione residente per l'intera stagione influenzale. Analizzando infatti i dati della precedente stagione influenzale la copertura per alcune regioni, è stata ben al di sotto dell'atteso.