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ECM, LINETTI: ORA I CONTROLLI SUI PROVIDER

ECM, LINETTI: ORA I CONTROLLI SUI PROVIDER
Dopo l'accreditamento dei provider in via sperimentale, partono i controlli. L'annuncio l'ha dato Maria Linetti, responsabile del supporto amministrativo-gestionale della Commissione nazionale per la formazione continua, nel convegno che ieri pomeriggio ha inaugurato la III Conferenza nazionale dell'Ecm, in programma a Cernobbio fino a stasera.

Dopo l'accreditamento dei provider in via sperimentale, partono i controlli a carico dei provider stessi. L'annuncio l'ha dato Maria Linetti, responsabile del supporto amministrativo-gestionale della Commissione nazionale per la formazione continua, nel convegno che ieri pomeriggio ha inaugurato la III Conferenza nazionale dell'Ecm, in programma a Cernobbio fino a stasera.

A condurre le verifiche, in sostanza, sarà il Comitato di vigilanza, che in un anno dovrà sottoporre a controllo il 10% dei provider accreditati in via provvisoria, selezionati casualmente tra gli ottanta circa attualmente autorizzati. «Gli erogatori prescelti» ha spiegato Linetti «verranno avvertiti con una comunicazione sul sito dell'Ecm nazionale, dove verrà anche ricordato il percorso di verifica». In sintesi, il provider dovrà dimostrare il possesso dei requisiti indicati nella domanda di accreditamento, l'organigramma funzionale dichiarato e l'aderenza alle regole del Programma nazionale Ecm, a cominciare ovviamente da quelle su conflitto d'interessi e sponsorizzazioni.

I controlli della Commissione tendono a far emergere le violazioni tipiche del sistema. Soprattutto situazioni di palese conflitto di interesse. "Ad esempio - spiega la Linetti - se a un evento troviamo lo spot di un'azienda ci troviamo di fronte a una violazione grave. La prima volta viene comminato una sorta di cartellino giallo, la seconda volta rosso: il provider viene infatti espulso dal sistema".Controlli e verifiche, tuttavia, non porteranno a bocciature e revoche dell'accreditamento. «Le sanzioni» ha infatti avvertito Linetti «non verranno applicate immediatamente, a meno di violazioni gravissime. Cercheremo invece di accompagnare il provider con irregolarità in un percorso diretto a risolvere le incongruenze».

"Ad oggi - ha dichiarato Maria Linetti - sono circa 800 i provider Ecm accreditati a livello nazionale. Il 70% è privato, il resto è rappresentato invece dagli enti pubblici, quali istituti di ricerca, università". La Linetti traccia anche un quadro sul volume del denaro incassato dall'Agenzia regionale per i servizi sanitari (Agenas), la casa dell'Ecm. "Il totale dei contributi versati da chi organizza i corsi si aggira sui 10-12 milioni l'anno. Soldi che l'Agenas destina in parte per far funzionare la macchina organizzativa e l'apparato informatico, e in parte per finanziare la ricerca nel settore".( Adnkronos Salute)