E' pubblicato il rapporto finale "Gli italiani e gli antibiotici" curato dal Censis insieme all'Università di Foggia. Il focus sull'utilizzo di questi farmaci negli animali rivela un approccio prevalentemente consapevole sia fra i proprietari di animali da compagnia, sia fra i consumatori di prodotti alimentari di origine animale. Ma in entrambi i casi emergono orientamenti disinformati e contradditori. Soprattutto nella fasce meno prevedibili della popolazione: sono giovani e laureati gli italiani meno preparati sulla gestione degli antibiotici veterinari e più propensi a scegliere i prodotti che sul mercato si autodichiarano "antibiotic-free".
RAPPORTO INTEGRALE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Nel disegno di legge del Ministro Manfredi, la "laurea abilitante" in Medicina Veterinaria non sopprime tout court il senso dell'esame di Stato. Si "neutralizza" il periodo fra il conseguimento del diploma e l'esercizio professionale, ma senza il venir meno del significato costituzionale dell'abilitazione: il diritto dei cittadino a ricevere prestazioni da professionisti autorizzati per legge ad erogarle. In questo, gli Ordini professionali resteranno "presidi necessari".
INDAGINE CENSIS-UNIFOGGIA
Presentata la ricerca Censis-Università di Foggia sul rapporto degli italiani con gli antibiotici. Fra i proprietari di animali da compagnia, l’uso corretto prevale, ma è comunque elevata la percentuale che decide in modo autonomo di dare un antibiotico al proprio animale comprandolo direttamente in farmacia. Rispetto all’utilizzo di antibiotici negli allevamenti, prevalgono le opinioni che ne sottolineano una presunta pericolosità. I dati.
FAMIGLIE E SALUTE ANIMALE
Approvata da Palazzo Chigi, la manovra finanziaria passa in Parlamento dove affronterà numerose richieste di modifica. L'ANMVI ha già predisposto gli emendamenti per la modifica del Testo Unico dell'IVA. I testi saranno prioritariamente inviati alle Commissioni Bilancio e Finanze e ai capigruppo di Camera e Senato. L'obiettivo è l'aliquota agevolata al 10% per le prestazioni veterinarie e per gli alimenti per animali da compagnia. Insieme ad ANMVI lo chiedono altre 10 sigle nazionali.
POSITION PAPER
La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha approvato un position paper che sdogana la telemedicina veterinaria, ma con raccomandazioni per evitarne l'uso improprio. Auspicabile l'adozione di procedure operative standard. Obblighi etici e legali vincolanti. La telemedicina non dovrà intaccare la qualità della professionale e nemmeno l'indipendenza del Medico Veterinario curante. Sempre preferibile la modalità in presenza, ma non si possono ignorare le ICT. Il testo approvato.
- Nuovi controlli ufficiali: quattro decreti in Senato
- Cane positivo: carica bassa, contagiato dai proprietari
- Documentato il passaggio da uomo a visone e ritorno
- Covid-19 e visoni: le valutazioni dell'OMS
- Spostamenti: limitazioni e deroghe dal 6 novembre
- Nuovo Dpcm: tocca al MinSal classificare le Regioni
- Sì a linee guida UE per l'allevamento di cani e gatti
- Controlli ufficiali: pronti quattro decreti legislativi
- Covid-19, ANMVI a Speranza: subito il piano vaccinazioni
- PSA, Bellanova: nuovo piano di controllo dei cinghiali