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POSITION PAPER

Telemedicina, FVE approva raccomandazioni d'uso

Telemedicina, FVE approva raccomandazioni d'uso
La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha approvato un position paper che sdogana la telemedicina veterinaria, ma con raccomandazioni per evitarne l'uso improprio. Auspicabile l'adozione di procedure operative standard. Obblighi etici e legali vincolanti. La telemedicina non dovrà intaccare la qualità della professionale e nemmeno l'indipendenza del Medico Veterinario curante. Sempre preferibile la modalità in presenza, ma non si possono ignorare le ICT. Il testo approvato.

Nel corso della General Assembly di Novembre, la Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha approvato il documento FVE position and recommendations on the use of telemedicine.
Dopo una fase di consultazioni avviate la scorsa primavera, il documento approvato considera la telemedicina "uno strumento a supporto del Medico Veterinario, complementare ad altre metodologie per gestire le consulenze o per fare diagnosi".  E in ogni caso, "la telemedicina non sostituisce i Medici Veterinari" che rimangono "personalmente e pienamente responsabili dei servizi che offrono". Per la FVE,  consultazione, esami, prescrizioni e dispensazione di medicinali veterinari sono comunque preferibili in presenza.

Cosa è cambiato nella relazione a distanza- L'avvento di nuove tecnologie che si traducono in nuovi strumenti di esercizio professionale, secondo la FVE deve essere valutato sotto il profilo della qualità e dell'indipendenza professionale del Medico Veterinario. La relazione a distanza con il cliente/proprietario non è una novità assoluta, ma oggi la rivoluzione digitale mette a disposizione dati clinici di elevata qualità, video e immagini comprese, che possono facilitare le diagnosi, i trattamenti e la fornitura di consulenze professionali.
Inoltre, le ICT (Information and Communication Technologies) offrono sviariati approcci al cliente, che ha maggiori opportunità di scelta e di raffronto fra i servizi professionali offerti.

Cosa si intende per telemedicina veterinaria- Non esiste una definizione universalmente accettata di telemedicina veterinaria. La FVE la definisce come "lo scambio e l'utilizzo di informazioni sulla salute animale tramite piattaforme tecnologiche che si interpongono fra il Medico Veterinario e il suo Destinatario (cliente, Collega o altri professionisti della salute) in contesto di una relazione Veterinario Cliente Proprietario (VCPR)". La relazione VCPR di norma è una interazione in presenza fra Veterinario, Cliente e Paziente, per il bene dell'animale. In caso di second opinion e di referenza, la VCPR è definita dal Veterinario referente e il suo cliente.

Il position paper della FVE individua quattro "pilastri" della telemedicina
1. Consulenza a distanza (al cliente o fra Colleghi)- Gli organismi regolatori (l'Ordine professionale), dovrebbero indicarla come prima opzione solo in caso di urgenze e per ovviare alla distanza/barriera geografica;
2. Diagnosi veterianaria a distanza - Gli organismi regolatori dovrebbero individuare i casi in cui l'esame in presenza è ineludibile;
3. Prescrizione a distanza - La FVE suggerisce di riservare l'emissione digitale ai casi in cui è già stata instaurata una relazione con il cliente e il paziente; le autorità nazionali dovrebbero incoraggiare il ricorso alla prescrizione elettronica per i trattamenti di animali allevati;
4. Dati medici generati da terze parti- Lo scambio di dati biometrici (es dati personali, identificatori univoci delle persone) è soggetto alle tutele della privacy e come tali richiedono accorgimenti di utilizzo, di conservazione e di protezione.

Sì a una telemedicina regolamentata- Per ridurre l'asimmetria informativa, i Medici Veterinari dovrebbero essere vincolati al rispetto di obblighi etici e legali nell'esercizio della telemedicina.  In conclusione, la FVE raccomanda alle associazioni aderenti, di consentire l'uso della telemedicina nel contesto di una relazione veterinario-cliente-paziente (VCPR) stabilendo procedure operative standard, codici di condotta e una regolamentazione adeguata, che rispetti il ruolo dei Medici Veterinari e la qualità delle prestazioni in telemedicina.

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