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PESTE SUINA AFRICANA

PSA, Bellanova: nuovo piano di controllo dei cinghiali

PSA, Bellanova: nuovo piano di controllo dei cinghiali
In arrivo un  decreto legge concordato con il Ministero della Salute. Lo annuncia la Ministra dell'Agricoltura: la Peste Suina Africana richiede un Piano regionale di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali. Da affidare alle Regioni. Per la Lombardia la proposta è "insufficiente e burocratica".

 
La Ministra Teresa Bellanova dichiara di essere continuamente sollecitata "sui problemi causati dalla eccessiva proliferazione di cinghiali". Inoltre, la Peste Suina Africana si avvicina ai confini dell'Italia, dove è ancora presente in Sardegna.  Da qui la decisione annunciata dalla stessa Bellanova di proporre alle Regioi un Decreto-Legge per l'adozione del Piano di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni.

La finalità è appunto di prevenire la diffusione della Psa, con l'unica differenza  - rispetto alla norma attuale-  "che si deve intervenire a fini preventivi". Quanto al resto la proposta non apporta sostanziali modifiche all'impianto normativo attuale, perché "i controlli previsti sono già obbligatori, devono però essere rafforzati"- spiega Bellanova.

L'iniziativa è stata concordata con il Ministero della Salute "che ha la responsabilità di presentare ogni anno alla Commissione Europea un piano di intervento per il contrasto della Peste Suina Africana", ha proseguito Bellanova.

La Ministra aggiunge che "non è ancora risolto il problema in Sardegna, dove la PSA è presente dal 1978 oltre al fatto che la malattia si sta pericolosamente avvicinando ai nostri confini, dopo i recenti casi in Belgio, quelli incerti in Francia e gli ultimi in Germania. Se dovesse arrivare in Italia non possiamo farci trovare impreparati" ha sollecitato, "perché la norma in base alla quale presentiamo il Piano di contrasto a Bruxelles prevede un intervento solo in caso di infezione conclamata, mentre nel frattempo occorre potenziare i controlli, a tutti i livelli".

Prime reazioni-
La Ministra Bellanova attende suggerimenti dagli assessori regionali. L'assessore regionale lombardo all'Agricoltura Fabio Rolfi considera la proposta "largamente insufficiente rispetto alle aspettative e alla possibile portata economica e sanitaria della peste suina".  Secondo Rolfi, la proposta Bellanova "prevede più burocrazia e complicazioni per il contenimento del cinghiale".

Il contesto europeo- "Nell'ultima riunione del Consiglio dei Ministri Europei la questione si è riproposta; la Cina- fa sapere la Ministra-  ha bloccato le importazioni di carni suine dalla Germania a causa della Psa e tutti i produttori sono fortemente preoccupati. Se questo accadesse anche a noi sarebbe un serio problema. Il mio intento", ha concluso, "è mettere dei punti fermi rispetto ad un problema serio che va affrontato con serietà e determinazione, senza perdere ulteriore tempo".

I Servizi Veterinari italiani- In Europa e in numerosi altri Paesi, è in corso una vasta epidemia di PSA. Il ruolo dei cinghiali è considerato cruciale per la diffusione e il mantenimento del virus nell'ambiente. Il mese scorso il Ministero della Salute ha raccomandato ai Servizi Veterinari "la puntuale esecuzione" delle attività di sorveglianza e vigilanza veterinaria, in particolare della sorveglianza passiva nel selvatico e nel domestico. Raccomdandate anche la verifica dei livelli di biosicurezza negli allevamenti.

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