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ONAOSI, UN EMENDAMENTO PER CHIUDERE COL PASSATO

ONAOSI, UN EMENDAMENTO PER CHIUDERE COL PASSATO
L'Onaosi propone un emendamento per mettere la parola fine ai contenziosi degli anni passati, quando la contribuzione era obbligatoria. Rincorrere per vie legali i contributi non riscossi costa alla Fondazione più del valore stesso delle quote. L'emendamento solleverebbe la Fondazione dall'onere di recuperarle. "Al fine di evitare contenzioso giudiziario con relativi oneri la Fondazione Onaosi è esentata dal recupero dei crediti contributivi per il periodo 2003-2006 dovuti dai medici chirurghi e odontoiatri, farmacisti, veterinari morosi per i quali è venuto meno l'obbligo contributivo a seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria n. 296/2006".

Questo l'emendamento che l'Onaosi vedrebbe di buon grado inserito nella manovra finanziaria e che è stato sottoposto alle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Si metterebbe in questo modo la parola fine ai contenziosi degli anni passati, quando la contribuzione era obbligatoria. Rincorrere per vie legali i contributi non riscossi costa alla Fondazione più del valore stesso delle quote. L'emendamento, in sostanza, solleverebbe la Fondazione dall'obbligo di recuperarle. Si parla, entro ottobre di azioni di recupero su circa 150.000 contribuenti per circa 150 euro pro-capite.

Una soluzione alla quale la Fondazione sta pensando da tempo.

A favore dell'emendamento, si sono espressi parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, tra cui sia la senatrice del Pd Fiorenza Bassoli e il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Antonio Tomassini (Pdl), che - riferisce il Presidente dell'Onaosi Serafino Zucchelli- "hanno dimostrato la loro disponibilità ad inserire l'emendamento nella manovra".

L'obbligo di versamento anche per i veterinari non dipendenti del Ssn è stato introdotto nel 2003 ed è poi stato abolito nel 2007. L'attuazione dell'obbligo contributivo non fu affatto pacifica. La protesta dei contribuenti liberi professionisti fu particolarmente vivace da parte dei farmacisti e dei veterinari, anche attraverso azioni legali che portarono ad una pronuncia della Corte Costituzionale sfavorevole alla Fondazione: la Consulta stabilì infatti l'incostituzionalità dei criteri di determinazione del contributo, illegittimamente autodeterminato dalla Fondazione.

Dopo questa sentenza, i numerosi ricorsi dei contribuenti liberi professionisti hanno ampiamente vinto nei Tribunali. La quota contributiva a carico dei liberi professionisti è risultata profondamente delegittimata.

Decaduta l'obbligatorietà, il numero di contribuenti Onaosi ha subito importanti flessioni. Oggi, in virtù del nuovo statuto le possibilità di ingresso a titolo volontario sono ridotte. Dopo l'8 febbraio di quest'anno, possono diventare contribuenti volontari solo i liberi professionisti neo iscritti all'Ordine entro 5 anni dalla prima iscrizione all'Albo. Trascorso inutilmente questo termine, la domanda di iscrizione volontaria non sarà accoglibile.

Resta il nodo della rappresentanza. I contribuenti volontari sono rappresentati nel Comitato di indirizzo della Fondazione, ma ad oggi la nomina annunciata del Collega Federico Molino,  dopo la rinuncia del capolista odontoiatra, non è stata formalizzata.