Lo studio associato non sfugge all'Irap neppure in caso di compensi modesti per i collaboratori in alcuni esercizi e inesistenti in altri. È quanto sancito dalla Corte di cassazione che, con l'ordinanza numero 11933
del 30 maggio 2011, ha accolto con rinvio il ricorso dell'Agenzia delle entrate.
Il caso riguarda uno studio associato che, in alcune annualità aveva dichiarato compensi modesti per i collaboratori e in altre compensi inesistenti. Per questo aveva chiesto il rimborso dell'imposta. L'ufficio non aveva risposto. A questo punto lo studio aveva fatto ricorso alla Ctp di Genova che aveva accolto i motivi presentati dalla difesa. La Ctr Ligure aveva confermato la decisione.
Ora le cose sono andate diversamente in Cassazione. La sezione tributaria ha infatti accolto il ricorso del fisco motivando che "nessun dato concreto viene offerto per dare contezza dell'affermazione secondo cui i costi per collaboratori sarebbero inesistenti in alcuni esercizi e modesti in altri".
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