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TORINO, STUDENTI PAGHERANNO CONTRIBUTO A DIDATTICA

TORINO, STUDENTI PAGHERANNO CONTRIBUTO A DIDATTICA
Quasi certamente la Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino chiederà agli studenti un contributo alla didattica di 350 euro. Il Preside Bartolomeo Biolatti "Il ministero taglia, ma per la Ue siamo eccellenza". Le attività costano 400 mila euro, mentre "i fondi dello Stato ne coprono un quarto".

Per la prima volta dal prossimo anno gli studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria dovranno versare un contributo di 350 euro come "contributo alla didattica". Le decisioni del Senato Accademico, secondo le anticipazioni del quotidiano La Stampa, riguarderebbero tutti gli studenti indipendentemente da fasce di reddito e in aggiunta alle tasse universitarie.

Le ragioni del contributo vanno ricondotte ai tagli alle attività didattiche imposti dal Ministero. «Siamo costretti a chiedere agli studenti di farsi carico dell'ammanco» dichiara alla Stampa il preside di Veterinaria, Bartolomeo Biolatti: «Le attività ci costano 400 mila euro. I fondi dello Stato ne coprono un quarto».

A preoccupare di più è l'incertezza del futuro: «Il contributo alla didattica potrebbe aumentare ancora nell'anno accademico 2012, perché nessuno stanziamento per allora è ancora stato confermato - dice Vittorio Caramello, della lista di maggioranza della facoltà, collegata ad Obiettivo Studenti -. Insomma, viviamo alla giornata, costretti a fare economia sul singolo pacco di guanti o sui camici di ricambio, ma non siamo disposti a rinunciare alla formazione d'eccellenza della facoltà».

Il professor Biolatti aggiunge: «Per puntare ad una certificazione di livello superiore, dobbiamo mantenere inalterata la didattica». Raggiungere il nuovo traguardo «significherebbe entrare in un ristretto club di scuole, 4-5 in tutta Europa, con la prospettiva di attrarre studenti da tutto il mondo e lavorare su progetti di ricerca internazionali».