Domani la Commissione Europea chiederà l'adozione della Dichiarazione sulle alternative alla castrazione chirurgica dei suini. Il documento, che sarà presentato a Bruxelles, punta a raggiungere, entro il 2018, un accordo su base volontaria e a stabilire una partnership europea per lo sviluppo di strumenti idonei ai fini, a costi equamente ripartiti.
Sia la Dichiarazione che la "European partnership" saranno presentati ai rappresentanti degli Stati Membri, industria, allevatori, organizzazioni e associazioni per il benessere animale. Nel corso del 2010, numerose rappresentanze allevatoriali e delle carni, scienziati, veterinari e animalisti hanno lavorato insieme alla stesura della Dichiarazione, a favore di un processo di dismissione volontaria della sterilizzazione chirurgica dei suini in Europa.
Gli addetti ai lavori del settore, dai produttori ai distributori, saranno incoraggiati ad applicare la Dichiarazione sottoscrivendola via web al sito della DgSanco (Directorate General for Health and Consumers.
L'Italia ha attivamente partecipato al dibattito in sede FVE, anche attraverso l'adozione di posizioni critiche, culminate nell'astensione dalla votazione del documento finale dei veterinari europei. Una disamina delle possibilit alternative e una proposta operativa è stata pubblicata su 30giorni, a firma di Paolo Candotti e Sara Rota Nodari.
La questione ruota essenzialmente intorno a due poli: la necessità etica di evitare sofferenze al suinetto con emtodi alternativi alla chirurgia e l'esigenza del mercato che vuole carni prive del cosiddetto "odore di verro", un obiettivo di accettabilità del prodotto da parte del consumatore che si ottiene efficacemente mediante la castrazione.
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 EUROPEAN DECLARATION ON PIG CASTRATION.pdf |