La recessione colpisce i medici veterinari americani. Secondo il Report 2011 on Veterinary Compensation dell' American Veterinary Medical Association (AVMA) la professione accusa un calo di redditività, in particolare in alcuni settori della pratica privata, come equini e animali da reddito.
"E' importante notare il reddito medio è in calo, ma che avrebbe potuto andare peggio- dichiara Karen Felsted, alla guida del National Commission on Veterinary Economic Issues - dato che le visite sono diminuite. I veterinari non sono a prova di recessione".
Lo studio dell'AVMA rivela che la recessione sta generando consistenti perdite, compromettendo al tendenza al rialzo nei compensi che si era registrata fra il 2007 e il 2009. In quel triennio, il reddito medio nella pratica professionale privata era salito da 115.447 dollari nel 2007 a 121.303 dollari nel 2009, grazie alla spinta del settore degli animali da compagnia, dove il reddito è salito da 113,373 dollari a 124.768 dollari.
A risentire maggiormente della crisi sono i medici veterinari che svolgono l'attività in settori misti, che avevano un reddito medio di 117.201 dollari nel 2007, crollato a 107.064 dollari nel 2009. Dove a predominare sono gli animali da compagnia, il calo va da 120.462 dollari nel 2007 a 117,524 dollari nel 2009, dove sono preponderanti gli equini da 131.195 a 126.641.
I medici veterinari che si occupano solo di animali da reddito hanno subito una riduzione di compensi da 139,612 dollari a 131,479 dollari, ma restano i veterinari più pagati del settore libero-professionale.
I veterinari che lavorano nel settore pubblico o aziendale hanno visto salire gli stipendi dal 2007 al 2009. I più pagati lavorano per l'industria: nel 2009 potevano contare su un reddito medio di 167.415 dollari.