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APICOLTURA, USO INDISCRIMINATO E ILLECITO DI FARMACI

APICOLTURA, USO INDISCRIMINATO E ILLECITO DI FARMACI
"Come Onorevole e come Medico Veterinario", Gianni Mancuso ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute chiedendo "disciplinare il settore farmaceutico" e di fermare "l'indiscriminato utilizzo di farmaci e pratiche farmacologiche illecite" in apicoltura. Chiesti interventi per riorganizzare il settore al Ministro Galan.

"Il settore apistico nel nostro Paese è economicamente molto rilevante. Purtroppo anche gli interventi del legislatore di questi ultimi anni, come il Progetto APENET, sono stati mal coordinati e gestiti senza il coinvolgimento della competenza fondamentale dei medici veterinari".

Il parlamentare veterinario Gianni Mancuso ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute e al Ministro delle Politiche Agricole. Al primo si chiede "disciplinare il settore farmaceutico relativo, mettendo freno all'indiscriminato utilizzo di farmaci e pratiche farmacologiche illecite"; al secondo di "riorganizzare il settore in modo efficace ed efficiente".

L'atto parlamentare - sottoscritto dagli Onorevoli Carlo Ciccioli, Lucio Barani, Basilio Catanoso e Fiorella Ceccacci Rubino- riferisce ai Ministri "l'uso illecito di molecole farmacologicamente attive nel settore apistico" che " sembra ormai essere divenuto la regola". Intanto, l 'industria farmaceutica "non procede alla registrazione dei farmaci specifici, a causa del predominio del mercato di farmaci non registrati".

E sul progetto Apenet del Mipaaf, l'On Mancuso dichiara che esso "non agisce in maniera efficiente: dispone monitoraggi alveari in luoghi mai notificati alle ASL, confonde o sovrappone le attività di monitoraggio del progetto con le segnalazioni di moria, imbastisce sistemi di pronto soccorso apistico completamente svincolati dai servizi sanitari e fuori da ogni controllo veterinario".

Eppure, Apenet ha ricevuto importanti finanziamenti, " dribblando i Servizi Veterinari Territoriali" e senza coinvolgere il Ministero della Salute.

APENET, SI DA' ALL'AGRICOLTURA CIO' CHE SI NEGA ALLA SANITA'