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ANMVI: UN RUOLO POLITICO E DI RISULTATO

ANMVI: UN RUOLO POLITICO E DI RISULTATO
Si è riunito, sabato 11 dicembre, il Consiglio Nazionale ANMVI, l'organo assembleare composto dai rappresentanti delle Associazioni Federate ANMVI. Nella riunione, allargata ai presidenti delle ANMVI Regione e ai collaboratori, è stato fatto il punto sulle iniziative in corso e sulle future. La professione è cambiata? Abbiamo cambiato la professione. Si è riunito, sabato 11 dicembre, il Consiglio Nazionale ANMVI, l'organo assembleare composto dai rappresentanti delle Associazioni Federate ANMVI. Nella riunione, allargata ai presidenti delle ANMVI Regione e ai collaboratori, è stato fatto il punto sulle iniziative in corso e sulle future.

I lavori - introdotti dal Presidente Sandro Barbacini e moderati dal Vice Presidente Marco Melosi - hanno toccato tutti i settori professionali e approfondito i temi caldi di ciascuno. Per la rilevanza degli argomenti all'ordine del giorno, è intervenuto il Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio che ha sottolineato gli interventi riportando, per ognuno, la posizione e le attività della Federazione.

Il clima generale è stato di una professione non solo pronta ad affrontare il cambiamento ma anche a governarlo e ad orientarlo, con decisioni coraggiose, anche difficili e necessariamente d'avanguardia.

Di intramoenia e pronto soccorso ha parlato Carlo Scotti (Presidente Senior con delega ai rapporti istituzionali) che ha aggiornato il Consiglio ANMVI sul tavolo ministeriale dedicato al soccorso d'emergenza agli animali da compagnia. Il tavolo si è riunito il 1 dicembre scorso alla presenza del Sottosegretario Martini e delle rappresentanze regionali e protezionistiche. In quella occasione, ANMVI (Carlo Scotti), SISCA (Raimondo Colangeli) e FNOVI (Carla Bernasconi) si sono fatti promotori di una soluzione di intervento basato sulle convenzioni con le strutture veterinarie private che ha riscosso l'interesse del Ministero della Salute.

E sempre in tema di sinergie pubblico-privato, Carlo Scotti ha illustrato le finalità del progetto AmicoPets, come strumento di valorizzazione delle strutture veterinarie private, attraverso la creazione di una rete informatizzata, una banca dati patrocinata dalla FNOVI, nella quale trasferire dati epidemiologici di base necessari al Ministero della Salute e indispensabili per il monitoraggio e la pianificazione delle attività di prevenzione veterinaria nella sanità degli animali da compagnia.

L'inserimento strutturato del medico veterinario privato in una banca dati e in un sistema di epidemiosorveglianza ha riscontrato l'interesse di altri settori professionali del Consiglio Nazionale, suggerendo analogie come nel caso del "veterinario aziendale", una figura consolidata dalla recentissima Carta fondativa della FNOVI, che sarà inserita in una banca dati informativa e informatizzata. Medardo Cammi (Presidente SIVAR) ha ricordato la lunga gestazione di questo profilo professionale e sottolineato la necessità che la Categoria ne comprenda la valenza, senza ritardi sull'Europa.

L'importanza per la professione di essere partecipe della rete di epidemiosorveglianza è un tema particolarmente sentito anche nel settore degli equini, come ha riferito Paola Gulden (SIVE) evidenziando le ripercussioni negative della indisponibilità di informazioni sull'insorgenza di malattie sull'attività dell'ippiatra e sulle movimentazioni dei cavalli sportivi. Il problema, ha ricordato la Collega, si ricollega alla debole valenza sanitaria dell'anagrafe equina, allocata al Ministero delle Politiche Agricole e gestita da Unire e Aia, una criticità che ANMVI e FNOVI non hanno mancato di rilevare durante le consultazioni ministeriali per il rilancio dell'ippica.


Di farmaco e tracciabilità hanno parlato Marco Colombo e Marco Melosi, aggiornando la platea sui colloqui al Ministero della Salute per la riforma del Decreto Legislativo 193/2006 e la creazione di un sistema di controllo informatizzato del farmaco durante tutte le fasi, dalla produzione alla somministrazione finale. Un processo di revisione accompagnato da dossier FNOVI e iniziative dell'ANMVI, sul quale pesano le posizioni della categoria e dell'industria, a vario titolo coinvolte ma egualmente interessate ad una evoluzione migliorativa delle soluzioni terapeutiche. Su questo scenario incombono tuttavia le decisioni dell'Europa, dalle quali possono dipendere in larga parte le mosse del Legislatore nazionale. Nota dolente per quanto riguarda la tracciabilità è la necessità di arrivare ad un sistema che garantisca una coerenza - di dato, di comportamento e di applicazione normativa - fra pubblico e privato, fra controllore e prescrittore, fra sanzioni ed effettive violazioni.

Lorenzo Crosta (Vice Presidente ANMVI per gli animali esotici) ha parlato delle iniziative per l'affermazione del medico veterinario nel settore della fauna "esotica" e selvatica, prefigurando percorsi di riconoscimento professionale analoghe a quelli seguiti in altri Paesi e recentemente adottati in Italia per il riconoscimento dei medici veterinari esperti in medicina comportamentale e in medicina veterinaria non convenzionale. Il riconoscimento del medico veterinario di questi settori non sarebbe solo funzionale ad una migliore comunicazione al pubblico delle competenze, ma anche alla titolarità d'intervento in situazioni che richiedono competenze specifiche che oggi le leggi di tutela animale non richiedono. Ricordando il percorso in FVE/UEVP dell'ackwnoledged veterinarian, il Presidente della FNOVI ha condiviso l'esigenza manifestata e spiegato l'iter e le dinamiche che hanno portato- durante l'esperienza del patentino- alla creazione di elenchi di veterinari formatori e comportamentalisti, abilitati dal Ministero ai corsi di educazione ai proprietari di cani.

Il nuovo sistema ECM è disconosciuto dall'ANMVI che ha adottato una posizione di fermo rifiuto- illustrata al Consiglio da Antonio Manfredi (Direttore)- avvallata da un parere pro veritate dei legali dell'Associazione e dalla Dichiarazione di Firenze della FNOVI. Il Presidente Penocchio ha ribadito l'obbligo deontologico di aggiornamento per il libero professionista, il quale dovrà "oggettivare" il suo percorso di formazione permanente in caso di malpractice. L'ECM, invece, per i liberi professionisti non rappresenta un sistema compiutamente aderente alla veterinaria, pertanto l'obbligo di conseguimento dei crediti non sarà considerato vigente fino a quando non saranno stati introdotte le previste compensazioni fiscali. Per i legali dell'ANMVI il sistema ECM grava sui liberi professionisti economicamente, ma anche sotto il profilo della concorrenza prefigurando aspetti di incostituzionalità.

Carlo Scotti (membro della Giunta Esecutiva di Confprofessioni e Coordinatore di Confprofessioni Sanità) ha parlato del CCNL dei dipendenti dei liberi professionisti e delle attività presso il Ministero del Lavoro per la definizione dei rapporti di lavoro fra liberi professionsiti, mentre Giuliano Lazzarini (ANMVI Emilia Romagna) ha dettagliato i piani di finanziamento e accesso agevolato al credito di "Valore professioni", l'intesa siglata da Confprofessioni e Unicredit, che proprio in Emilia Romagna ha preso l'avvio grazie alla delegazione territoriale di Confprofessioni di cui lo stesso Lazzarini fa parte. Dal conto corrente al leasing fino al fido senza garanzie, "Valore Professioni" ha per la prima volta realizzato con un colosso bancario un'intesa che apre le porte del credito ai professionisti come se fossero "impresa".

Alberto Schianchi, rappresentante ANMVI in Enpav, che ha illustrato l'investimento immobiliare "Podere Fiume", il complesso residenziale di Roma che a fine anno avvierà la consegna delle prime abitazioni.

Carlo Scotti ha infine proposto la candidatura di Carla Bernasconi alle elezioni Onaosi per il rinnovo delle cariche statutarie, in rappresentanza dei contribuenti volontari. Il Consiglio Nazionale ANMVI ha approvato la candidatura all'unanimità.