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TRICHINELLA NELLE CARNI, SEGNALAZIONE ANTITRUST

TRICHINELLA NELLE CARNI, SEGNALAZIONE ANTITRUST
L'Agcm ha scritto al Ministero della Salute in merito alle attività di ricerca di trichinella nelle carni. La nota fa seguito ad alcune denunce relative a restrizioni nell'accesso al mercato della fornitura del servizio di analisi di laboratorio per la ricerca di trichine nelle carni da parte dei laboratori privati accreditati non annessi ai macelli. Per l'Antitrust si tratta di restrizioni "ingiustificate". Nell'ambito della sua attività di segnalazione e consultiva l'Autorità Garante della Concorrenza e Mercato ha scritto al Ministero della Salute in merito alla ricerca di trichinella nelle carni. La nota fa seguito ad alcune denunce relative all'introduzione, per via amministrativa, di restrizioni nell'accesso al mercato della fornitura del servizio di analisi di laboratorio per la ricerca di trichine nelle carni da parte dei laboratori privati accreditati non annessi ai macelli.

Il provvedimento, pubblicato sul Bollettino Agcm del 22 novembre scorso, e indirizzato alla Tecnolab, formula alcune osservazioni sulla nota del 29 dicembre 2009, con la quale il Ministero della Salute si rivolgeva ad un laboratorio privato accreditato non annesso al macello, alla Regione Puglia e per conoscenza a tutte le Regioni, sostenendo che i laboratori di analisi privati non annessi ai macelli "non potrebbero fornire il servizio di analisi per la ricerca di trichine nelle carni. Ciò anche nel caso in cui i suddetti laboratori si siano dotati, in seguito ad una diversa comunicazione del Ministero datata 20 giugno 2006, dell'accreditamento richiesto dalla normativa vigente".

L'Autorità osserva come l'interpretazione del Ministero della Salute "restringa ingiustificatamente le categorie di soggetti che possono svolgere tale attività". Richiamandosi alle fonti normative europee, il Garante osserva che l'esplicito riferimento ai laboratori che si trovano all'interno di macelli o di stabilimenti per la lavorazione di selvaggina, contenuto nell'articolo 6 del regolamento Ce 1162/09, "non implica che i laboratori privati non annessi ai macelli, accredditati per lo svolgimento di detti esami, non possano effettuare l'analisi di ricerca delle trichine nelle carni.

L'Autorità sottolinea che la disciplina comunitaria è in linea con l'Intesa Stato Regioni del 10 maggio 2007 e con le disposizioni adottate in Regioni come Lazio, Toscana e Molise che consentono le attività anche ai laboratori privati non annessi ai macelli. E così pure in Puglia, sebbene abbia poi rifiutato la richiesta del segnalante.

Infine, l'Autorità osserva come la circostanza di non consentire, oggi, ai laboratori privati non annessi ai macelli dotati del richiesto accreditamento di svolgere la attività in parola, appaia non giustificata ove si consideri che gli stessi soggetti, che nel frattempo hanno acquisito competenze ed esperienze specifiche, erano già stati autorizzati, nel giugno 2006, dallo stesso Ministero della salute a svolgere la medesima attività in una situazione di "emergenza e rischio sanitario" legata anche al passaggio dalla metodica di analisi per compressione a quella per digestione; ciò peraltro in una situazione eccezionale che certamente richiedeva particolari cautele.

Alla luce delle considerazioni svolte, l'Autorità auspica che la disciplina giuridica vigente, introdotta dai regolamenti comunitari citati, che amplia la platea dei soggetti che possono svolgere l'attività di analisi illustrata assoggettandola al possesso dei requisiti tecnici che garantiscono l'affidabilità dei risultati, possa trovare piena applicazione a livello nazionale e regionale. Infatti, l'ingiustificata esclusione dei laboratori privati accreditati non annessi ai macelli restringe la concorrenza con danno delle dinamiche concorrenziali, a svantaggio della qualità e dei prezzi dell'attività in questione.

In sostanza, l'interpretazione del Ministero della salute, che limita ingiustificatamente le categorie di soggetti che possono svolgere l'attività in questione, impedisce ai laboratori privati non annessi al macello, ancorché accreditati anche sulla base di indicazioni fornite dalla stessa amministrazione centrale, di potere effettuare le analisi in questione.

 

Allegati
pdf ATTIVITA' DI SEGNALAZIONE E CONSULTIVA AS 773.pdf