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PROCEDURE OPERATIVE

AIE, rischio "significativo" per alcuni allevamenti di equidi

AIE, rischio "significativo" per alcuni allevamenti di equidi
Procedure tecnico-operative per controllare l'Anemia Infettiva Equina sul territorio nazionale. Per il Ministero della Salute, in alcuni stabilimenti il rischio di infezione è "alto".


Nel periodo di applicazione del Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell'AIE  (DM 2 febbraio 2016) è stata confermata la presenza di infezione da virus dell’Anemia Infettiva Equina (AIE) sul territorio nazionale, "con livelli di prevalenza paragonabili a quelli precedentemente rilevati ed utilizzati per la classificazione dei livelli di rischio regionale".
Per il Ministero della Salute permane una "chiara evidenza di un significativo rischio di infezione per alcuni orientamenti produttivi degli allevamenti", tanto da richiedere l'emanazione di apposite procedure tecnico- operative, di controllo e di sorveglianza della malattia. Le procedure sono state elaborate con il supporto del Centro di referenza nazionale per l’Anemia infettiva equina.

Stabilimenti ad alto rischio - Risultano interessati da un rischio "significativo" gli allevamenti di equidi con i orientamenti “EQUESTRE DIPORTO” e “CARNE”. Pertanto sono da considerare ad alto rischio, gli stabilimenti:
• con almeno un allevamento registrato in BDN con Orientamento produttivo EQUESTRE/DIPORTO e con flag da “lavoro” valorizzato SI;
• ricadenti in Area di Sorveglianza Attiva (ASA);
• con anche un solo allevamento per il quale non è inserito l’orientamento produttivo in Banca Dati Nazionale (BDN);
• che detengono almeno un mulo.
Il documento operativo - di controllo e sorveglianza- diffuso il 10 settembre dalla Direzione Generale della Sanità Animale (DGSA) - individua le procedure operative per la sorveglianza ed il controllo dell’Anemia Infettiva Equina (AIE), malattia classificata di categoria D e di categoria E dal Regolamento (UE) 2018/1882.

Scopo delle procedure operative- L'attività di controllo dell'Anemia Infettiva Equina deve essere effettuata in base agli articoli 124 e 125 del Regolamento europeo di sanità animale 2016/429, che disciplinano rispettivamente i movimenti degli animali e le misure di prevenzione della malattia al trasporto. L’obiettivo delle procedure dettate dal Ministero della Salute è appunto di "limitare la diffusione dell’infezione sul territorio nazionale ed offrire garanzie sanitarie ai fini delle movimentazioni e degli scambi nazionali ed internazionali".
Inoltre, per l’autorizzazione alle movimentazioni intra UE il Regolamento Delegato (UE) 2020/688 prevede che, in caso di focolaio di AIE nei 12 mesi precedenti alla partenza, dopo l’allontanamento dei capi positivi, i test da applicare per la verifica della risoluzione del focolaio siano AGID e ELISA.

Aggiornato il Manuale WOAH- Il documento operativo del Ministero della Salute si richiama alla versione aggiornata del Manual of Diagnostic Tests and Vaccines della World Organization for Animal Health (Manuale WOAH). Nel capitolo relativo all’AIE, revisione 2024, il Manuale riporta che gli animali nelle prime fasi di infezione da virus dell’AIE possono risultare negativi al test di immunodiffusione in gel di agar (AGID). Inoltre, il test di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) rileva gli anticorpi nei confronti del virus dell’AIE precocemente e in concentrazioni minori rispetto all’AGID. Nel capitolo AIE del Manuale WOAH si riporta, infine, che il risultato positivo in ELISA va confermato con l’AGID e che le discrepanze fra le due prove possono essere ulteriormente valutate dalla prova di immunoblotting (IB).

INDICAZIONI_OPERATIVE_AIE.pdf258.65 KB
Contiene la seguente modulistica:
A – Scheda prelievo
B – Scheda invio CRAIE
C – Modulo verifica condizioni di biosicurezza