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LA FACOLTA’ DI SASSARI AVRA’ L’OSPEDALE

LA FACOLTA’ DI SASSARI AVRA’ L’OSPEDALE
La Facoltà di Veterinaria di Sassari potrà procedere con la costruzione dell'Ospedale e del Pronto soccorso veterinario. Già appaltato per una spesa di circa 8 milioni di euro, l'intervento edilizio sarà concluso entro il 2012. Il sito nelle aree di pertinenza dell'attuale facoltà, a due passi dall'Istituto Zooprofilattico. La Facoltà di Veterinaria di Sassari potrà procedere con la costruzione dell'Ospedale e del Pronto soccorso veterinario, due strutture necessarie per ottenere l'accreditamento nell'ambito della Ue da parte dell'European Association of Establishments of Veterinary Education - EAEVE (la valutazione verrà fatta nel 2013).

Per scongiurare il rischio chiusura servono comunque anche un mattatoio e un'azienda zootecnica. L'intervento edilizio (ospedale e pronto soccorso), già appaltato per una spesa di circa 8 milioni di euro e che si prevede sarà concluso entro il 2012, verrà realizzato nelle aree di pertinenza dell'attuale facoltà, con accesso da via Vienna, a due passi dall'Istituto Zooprofilattico. Ma alcuni fabbricati già esistenti saranno interessati da opere di demolizione, ampliamento e riqualificazione. Il Consiglio comunale ha detto sì martedì sera alla richiesta dell'Università di Sassari di deroga alla concessione edilizia.

La pratica è stata illustrata dall'assessore all'Edilizia privata Gianni Carbini, che ha riferito all'Assemblea civica la richiesta dell'Università di procedere a una revisione del piano di dettaglio P9, relativo alla Sottozona G4 (nel quartiere di Monserrato, a due passi dall'uscita per la 131), approvato dalla Regione nel 2005 e che prevedeva la realizzazione di tre corpi di fabbrica per una superficie coperta pari a 1635,20 mq con una volumetria complessiva pari a 6400 mc. Nel nuovo progetto, i cui dettagli sono contenuti in una relazione stilata lo scorso marzo e allegata alla richiesta di concessione in deroga depositata il mese successivo negli uffici comunali, i fabbricati sono sempre tre, con sagome simili, ma dislocati in altra posizione.

Uno in particolare sarà realizzato a distanza dalle altre strutture: ospiterà infatti animali con patologie infettive. Rispetto all'ipotesi precedente ci sarà una diminuzione delle volumetrie, che passeranno a 6191 mc. Saranno costruiti inoltre una nuova stalla e una centrale tecnologica completamente interrata e saranno ampliati gli stabulari destinati ad ospitare gli animali. Ci sarà anche un parcheggio di 6350 mq.

Durante il dibattito a favore della pratica si sono espressi tutti i gruppi. L'opposizione ha però subito precisato che in realtà condivideva con il centrosinistra solo l'obiettivo. Un punto di vista definito "filosofico" da Giampiero Uneddu (Pdl), che ha criticato con decisione lo strumento seguito dagli uffici comunali per quella che deve essere ritenuta una vera e propria variante del Piano Regolatore attualmente in vigore.

Dubbi da parte dello stesso consigliere anche sull'assenza del parere della Commissione Edilizia. «Ma come, nella pratica che abbiamo approvato pochi minuti fa era previsto per una situazione di gran lunga meno importante e adesso non c'è?», ha detto l'esponente del centrodestra che ha poi indicato le norme che prevederebbero l'obbligatorietà del parere della Commissione. Giovanni Fadda (Pdl) ha invece rilevato che si stava procedendo troppo velocemente all'approvazione della pratica. «Condividiamo la preoccupazione che la Facoltà sia costretta a chiudere se non ci sarà l'accreditamento europeo. È impossibile da concepire che si diventi veterinari senza fare pratica. Però abbiamo discusso la richiesta dell'Università solo venerdì mattina, con un preavviso di appena24 ore. Siamo perplessi. Ma solo perché ci interessa che la pratica sia esente da vizi. Perché non c'è il parere della Commissione Edilizia? E avrei preferito sentire anche il rettore o il preside della Facoltà», ha argomentato Fadda. Rilievi però respinti dall'assessore Carbini: il parere della Commissione Edilizia non è necessario in quanto c'è già il nullaosta dell'Ufficio Tutela del Paesaggio; mentre l'intervento progettato dall'Università non può essere ritenuto una variante ma una semplice deroga. La pratica è passata con il voto positivo di tutti i presenti; il consigliere Uneddu che si è invece astenuto. (fonte: sardies.org)