• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

IL BANCO DI PROVA DEL VETERINARIO AZIENDALE

IL BANCO DI PROVA DEL VETERINARIO AZIENDALE
La porta di ingresso del veterinario aziendale nella rete di epidemiosorveglianza può essere la l'anagrafe zootecnica. E la banca dati può rappresentare il primo banco di prova di questa nuova figura professionale. Proposta del Ministero della Salute al XII congresso SIVAR.

Alla tavola rotonda sul veterinario aziendale, organizzata dalla SIVAR il 7 maggio scorso, durante il suo XII Congresso Nazionale, il rappresentante del Ministero della Salute, Luigi Ruocco, ha trattato dell'inserimento di questa figura professionale nella rete di epidemiosorveglianza e suggerito alla platea una possibile "porta di ingresso".


Il veterinario aziendale- ha spiegato il dirigente ministeriale- si inserisce nella rete di epidemiosorveglianza, oltre che sulla base degli obblighi prescritti a qualsiasi veterinario dal Regolamento di Polizia Veterinaria, anche in funzione del suo compito primario di consulente dell'allevatore, di responsabile della gestione sanitaria dell'allevamento, di delegato dall'allevatore all'assolvimento di innumerevoli compiti di registrazione che la norma richiede siano svolti dall'allevatore stesso.


"In questa logica potremmo dire - ha suggerito Ruocco- che la porta di ingresso del veterinario aziendale nella rete di epidemiosorveglianza debba essere la banca dati dell'anagrafe zootecnica che, a ragione, può rappresentare da un lato il primo banco di prova in cui dovrà cimentarsi il veterinario aziendale (compiti di registrazione nel sistema di tutte le informazioni previste dalla normativa delle anagrafi) dall'altro il data base in cui i veterinari aziendali, in virtù delle procedure di certificazione e autenticazione elettronica, saranno registrati e associati agli allevamenti da cui hanno ricevuto delega".


Una volta inseriti con modalità certificata nel sistema della BDN dell'anagrafe zootecnica, a cui potrà dare tutto il suo contributo in fatto di registrazione di eventi, " il veterinario aziendale - ha aggiunto Ruocco- potrà, se richiesto, accedere, con diverse funzionalità (consultazione, inserimento dati, ecc) agli altri componenti della rete di epidemiosorveglianza quali sistemi di notifica dei focolai, sistemi gestionali per specifiche attività di eradicazione e sorveglianza, sistemi informativi di specifici piani di controllo e autocontrollo".


La rete di sorveglianza epidemiologica, "ha assunto un ruolo assolutamente essenziale per la gestione di nuovi strumenti di lotta delle malattie animali disegnati negli ultimi anni per facilitare il commercio internazionale degli animali e dei loro prodotti". Per questo, ha sottolineato Ruocco "la rete, guidata e verificata da Servizi veterinari ufficiali efficienti, deve essere organizzata in modo da coinvolgere tutti gli attori dei sistemi di produzione zootecnica dagli allevatori, ai produttori di alimenti per animali ai veterinari aziendali".