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UNIRE, IL RISANAMENTO SARA’ LENTO E DIFFICILE

UNIRE, IL RISANAMENTO SARA’ LENTO E DIFFICILE
La manovra di risanamento dell'Unire sara' lenta e difficile. Dopo la presentazione delle fasi di rilancio, Tiziano Baggio, nuovo commissario Unire, ha illustrato in questi giorni alla stampa le previsioni finanziarie dell'Ente: è un "transatlantico" e il 2010 è già in negativo.

La manovra di risanamento dell'Unire sara' lenta e difficile. Dopo la presentazione delle fasi di rilancio e della visura del bilancio, Tiziano Baggio - nuovo commissario Unire - ha illustrato in questi giorni alla stampa le previsioni finanziarie dell'Ente: "il primo trimestre 2010 - si legge su Agicos - segna gia' un -13%, quindi il trend rispetto agli anni scorsi sembra non essere cambiato. Guardando agli anni floridi della gestione Unire, quindi 2006-2007, il passivo aumenta addirittura al 40% con circa 150 milioni di euro in meno.

Chiuso il bilancio 2007, quello del 2008 - non ancora approvato - dovrebbe attestarsi intorno ai 108 milioni di euro di perdita. Per quanto riguarda, invece, quello del 2009 i contributi ministeriali (i 150 milioni garantiti dal Mipaaf) potrebbero portare ad un avanzo di bilancio anche se dobbiamo ancora chiarire alcuni pegni creditizi e perdite potenziali latenti, minimi garantiti e totalizzatori su tutti.

Sul bilancio previsionale 2010, che prevedera' sicuramente dei tagli indispensabili per la quadratura del bilancio, il Collegio Sindacale ha gia' dato parere negativo e attendiamo ora il parere del Mipaaf. Vista la situazione - ha spiegato ancora Baggio - e' dura che ci si possa aspettare una inversione di tendenza entro i prossimi 2 o 3 anni. Questo e' un transatlantico, possiamo cominciare la manovra verso il risanamento ma considerato il trend negativo gia' nei primi mesi del 2010, la manovra sara' lenta". (AGI)