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RABBIA IN VENETO, PRIMO CASO NEL GATTO

RABBIA IN VENETO, PRIMO CASO NEL GATTO
Primo caso di gatto rabido in provincia di Belluno. Ad oggi sono stati diagnosticati 114 casi di rabbia in animali, di cui 45 in Friuli Venezia Giulia e 69 in Veneto. Questa la situazione epidemiologica in Italia secondo l'ultimo aggiornamento del Centro di referenza nazionale presso l'IZSVE. Si abbassa il fronte epidemiologico. Primo caso di rabbia nel gatto in provincia di Belluno. Il 20 gennaio l'animale è stato ritrovato morto a Pedavena. Ad oggi sono stati diagnosticati 114 casi di rabbia in animali, di cui 45 in Friuli Venezia Giulia e 69 in Veneto.

Questa la situazione epidemiologica in Italia secondo l'ultimo aggiornamento pubblicato dal Centro di referenza nazionale presso l'IZSVE. I casi riguardano 101 volpi, 2 tassi, 1 gatto, 1 faina, 2 caprioli, 3 cani, 1 asino.

Il dato epidemiologico aggiornato, che annovera la comparsa del gatto fra le specie colpite, si affianca al dato geografico che evidenzia una espansione verso sud dell'area interessata dalla malattia.

In base alle disposizioni vigenti la vaccinazione antirabbica precontagio nei gatti, furetti e altri animali da compagnia appartenenti a specie sensibili è consigliata e riguarda gli animali presenti nel territorio della regione Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Belluno e di altri territori della regione Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano a rischio di contagio.

Le misure previste dalla vigente ordinanza possono essere estese anche ad altre regioni e province autonome eventualmente coinvolte dalla diffusione della malattia e sulla base della situazione
epidemiologica della malattia stessa.

L'ampiezza delle zone da sottoporre a campagna di vaccinazione orale delle volpi sono individuate secondo le modalita' previste dal rapporto del Comitato scientifico sulla sanita' animale e il benessere animale della Commissione europea riguardante «La vaccinazione orale delle volpi contro la rabbia» del 23 ottobre 2002. Nelle aree prive di efficaci barriere naturali le zone di vaccinazione vengono calcolate con un raggio di almeno 50 chilometri a partire dal fronte di avanzamento della malattia.

 

Allegati
pdf TOTALE CASI DI RABBIA AL 28 GENNAIO 2010.pdf