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RABBIA, ANMVI: AFFERMAZIONI DA CHIARIRE

RABBIA, ANMVI: AFFERMAZIONI DA CHIARIRE
L'ANMVI ha chiesto al Responsabile dell'unità regionale di sanità animale del Veneto di chiarire pubblicamente le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale. Così come riportate, risultano gravemente diffamatorie della professionalità dei medici veterinari privati. Richiamo della Fnovi al rispetto del Codice Deontologico.

«Una volta ultimata la vaccinazione sui cani, dovremo capire, specie per quelli che sono andati dai veterinari privati, se lo sono stati davvero".

Questa la dichiarazione del Responsabile dell'unità regionale di sanità animale, Piero Vio, comparsa ieri sul Corriere delle Alpi nell'articolo "Controlli a campione sui cani vaccinati".

ANMVI ha scritto al giornale e al Responsabile dei Servizi Veterinari chiedendo un pubblico chiarimento riguardo ad una frase che, così come riportata dal giornale, si presta a gettare discredito sull'operato dei medici veterinari privati e ad instillare nei cittadini atteggiamenti di sfiducia verso le prestazioni erogate dai veterinari liberi professionisti nell'ambito della campagna di vaccinazione pre-contagio per il controllo della rabbia silvestre. Tutto questo, a campagna vaccinale non conclusa, mentre i cittadini dovrebbero piuttosto essere incoraggiati a rispettare gli obblighi di legge e le autorità preposte ad avvantaggiarsi dell'operato dei liberi professionisti.

Non si vuol credere, scrive l'Associazione, che queste fossero le intenzioni, ma nemmeno si può tacere che la comunicazione ufficiale venga ancora una volta gestita dalle autorità regionali senza la dovuta considerazione nei riguardi della veterinaria privata.

Non è questa infatti la prima volta che i cittadini lettori sono raggiunti da messaggi in cui il ricorso alla vaccinazione antirabbica presso i medici veterinari privati viene presentata come una seconda scelta, onerosa e non conveniente. Con la dichiarazione resa ieri l'operato dei liberi professionisti si presta ad essere percepito come inaffidabile.

Confidando nei chiarimenti richiesti, l'ANMVI ha inviato una nota al Corriere delle Alpi per ricordare ai cittadini che la vaccinazione precontagio per il controllo della diffusione della rabbia viene erogata dai veterinari liberi professionisti in piena conformità ed efficacia di intervento come da disposizioni di legge e di buone prassi veterinarie.

Pertanto i cittadini proprietari di cani sono vivamente incoraggiati a continuare ad assolvere l'obbligo di profilassi antirabbica e a richiedere la vaccinazione per il proprio cane, con eguali effetti - rispetto agli obiettivi di prevenzione veterinaria e di sanità pubblica- tanto presso le strutture veterinarie private che i servizi veterinari territorialmente competenti.

L'ANMVI si è anche rivolta alla FNOVI per le opportune valutazioni di sua competenza.

Allegati
pdf ARTICOLO SUL CORRIERE DELLE ALPI.pdf