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APNEC, DOMANI LA MARCIA CINOFILA SU ROMA

APNEC, DOMANI LA MARCIA CINOFILA SU ROMA
L'APNEC ha organizzato una marcia cinofila su Roma domani a mezzogiorno, davanti a Palazzo Montecitorio. Educatori cinofili ed istruttori cinofili dicono che è giunto il momento di " tutelare la nostra professione, la nostra etica e per tutelare tutti i possessori e amanti degli amici a 4 zampe". Il Presidente Dionigi: il Sottosegretario Martini privilegia i veterinari. L'APNEC ha organizzato una marcia cinofila su Roma domani a mezzogiorno, davanti a Palazzo Montecitorio. Educatori cinofili ed istruttori cinofili dicono che è giunto " il momento di rimboccarci le maniche e far sentire anche la nostra voce, per tutelare la nostra professione, la nostra etica e per tutelare tutti i possessori e amanti degli amici a 4 zampe.

L'Apnec chiede un incontro con il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, "affinchè possa prendere atto che esistono figure professionali in Italia che operano in maniera etica e rispettosa degli amici a 4 zampe, senza dimenticare gli enormi sacrifici che quotidianamente siamo pronti ad affrontare e senza dimenticare che ognuno di noi paga regolarmente le tasse per le prestazioni professionali offerte".

I sostenitori della marcia ritengono che "l'educazione sia compito esclusivo di professionisti preparati e formati in tal senso (cosa che la facoltà di medicina veterinaria, in Italia, non fornisce), in grado di poter far fronte alla prevenzione, all'educazione e alla rieducazione comportamentale del cane".

In una lettera inviata a fine ottobre al Sottosegretario Francesca Martini, l'APNEC critica il patentino e chiede "coerenza" con le norme europee sul riconoscimento delle qualifiche e sul sistema duale. Il Presidente Maurizio Dionigi scrive che l'On Sottosegretario Martini ", in ogni provvedimento, e nonostante le ripetute segnalazioni, continua a comportarsi come se gli Educatori Cinofili non esistessero e adotta provvedimenti del tutto inadeguati al problema che pur identifica correttamente. Senza alcun rispetto per il principio stesso che tutela le nuove professioni, attribuisce ogni competenza ai Medici Veterinari i quali poco o nulla hanno a che vedere con le problematiche connesse alla gestione del cane, avendo come principale ambito di intervento le problematiche comportamentali di origine patologica che richiedono anche specifici interventi farmacologici".

Il Presidente Nazionale dell'APNEC chiede " coerenza con quanto dichiarato dalle normative europee sulle nuove professioni e con quanto lo stesso Governo Italiano sta ponendo in atto: non è accettabile che un Ministero detti le regole per il riconoscimento delle Associazioni Professionali e un altro Ministero ignori l'esistenza di un'intera categoria".