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SSN, VETERINARI IN PENSIONE SENZA ROTTAMAZIONE

SSN, VETERINARI IN PENSIONE SENZA ROTTAMAZIONE
La cosiddetta "rottamazione" a esclusiva discrezione delle aziende sanitarie per chi ha raggiunto i 40 anni di contribuzione previdenziale, prevista nella manovra anticrisi sarà cancellata. L'hanno dichiarato il Ministro Sacconi e il Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, Antonio Naddeo al tavolo con l'intersindacale medico-veterinaria. Dal primo tavolo di confronto sulla "vertenza salute" lanciata dall'intersindacale arrivano segnali di apertura. Dal Ministro Maurizio Sacconi è arrivata ieri l'assicurazione di un protocollo sul pensionamento dei dirigenti della sanità pubblica, da condividere con la Conferenza Stato-Regioni, per un percorso di corretta interpretazione della legge Brunetta (e della successiva circolare ministeriale) che limiti la discrezionalità da parte delle Asl ai soli casi di esuberi di personale, evitando così un processo indiscriminato di rottamazione. "Siamo moderatamente
soddisfatti - commenta di Francesco Medici, vice presidente di Fvm (Federazione veterinari e medici - Sivemp e Smi) ma ora attendiamo i fatti".

I sindacati chiedono di rendere al più presto attuativo il testo abrogativo contenuto nel Ddl sul governo clinico all'esame del Parlamento. Nei giorni scorsi, in commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati, sono stati approvati due emendamenti sull'indennità di esclusiva e sulla cosiddetta rottamazione prevista dalla legge Brunetta che hanno recepito le richieste della dirigenza medica veterinaria del Ssn.

Il Ministro Sacconi e il capo dipartimento della Funzione Pubblica, Antonio Taddeo, hanno confermato la via politica di un accordo che condizioni la possibilità della rottamazione a provvedimenti regionali da assumere dopo un confronto con i sindacati che limitino l'intervento a specifiche situazioni.