• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31487

DIRIGENZA SSN, PROPOSTO AUMENTO DI 179 EURO MENSILI

DIRIGENZA SSN, PROPOSTO AUMENTO DI 179 EURO MENSILI
E' in corso la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria del Ssn, relativo al secondo biennio economico 2008-2009. L'Aran propone ai sindacati un aumento di 179 euro mensili sulla base dell'aumento fissato per il pubblico impiego, pari al 3,2%. E' in corso la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria del Ssn, relativo al secondo biennio economico 2008-2009. Dopo l'incontro di ieri pomeriggio tra i sindacati di categoria e l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni si profila un aumento medio mensile lordo per i camici bianchi pari a 179 euro. A riferirlo all'Adnkronos Salute è Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp-Cgil medici, presente all'incontro. La proposta di aumento avanzata dall'Aran, ora al vaglio dei sindacati, è stata quantificata sulla base dell'aumento fissato per il pubblico impiego, pari al 3,2%.


I sindacati, per poter proseguire la contrattazione, hanno chiesto all'Aran la risoluzione di tre problemi. "Abbiamo chiesto - sottolinea Cozza - così come già avvenuto per il contratto del comparto, un ulteriore aumento dello 0,8% sulla parte legata alla produttività. Inoltre - aggiunge - abbiamo rivendicato il mantenimento della retribuzione di anzianità. Vale a dire - spiega il numero uno della Fp Cgil medici - che i soldi dei camici bianchi che vanno in pensione, e che rimangono alle Asl, devono essere destinati al trattamento fondamentale. Infine - afferma Cozza - abbiamo chiesto di affrontare nella prossima tornata contrattuale la questione delle sanzioni disciplinari, visto che stanno per essere emanate normative nazionali in materia. L'Aran - conclude Cozza - si è presa circa tre settimane per valutare queste proposte. Dopo verrà fissato un nuovo incontro tra le parti".

Il SIVeMP-FVM, ha respinto gli argomenti presentati al tavolo giudicandoli non negoziabili, "stante la scarsità dell'incremento economico previsto (3,2% a regime) che non recupera neanche la perdita nel biennio del potere d'acquisto". Sul tavolo, inoltre, " rimangono i principali nodi che hanno portato allo stallo". L' approvazione della legge delega 15/2009, dichiara il sindacato veterinario, "rende inutile affrontare la discussione su aspetti che il ministro Brunetta, violando gli spazi contrattuali, vuole regolare per legge".