PRIMO CASO IN SPAGNA, GIOVEDI' VERTICE MINISTRI UE
La commissaria europea alla sanità Androulla Vassiliou convoca una riunione straordinaria dei ministri della sanità dell'Ue in seguito all'allarme internazionale sull'influenza da suini. La riunione si terrà il 30 aprile a Lussemburgo. L'influenza da suini è arrivata in Europa, con la conferma ufficiale del primo caso in Spagna, dove si segnalano anche altri 17 casi sospetti.
La Commissione europea ha chiesto un incontro straordinario dei Ventisette sull'emergenza legata alla febbre suina. Il Consiglio Affari generali e relazioni esterne, che riunisce i capi delle diplomazie dei Ventisette, ha deciso che il Consiglio straordinario dei ministri della sanità europei sarà convocato il 30 aprile.
È positivo il coordinamento Ue nell'affrontare l'emergenza della febbre suina, ma per l'Italia i rischi sono «insignificanti», ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini, arrivando a Lussemburgo, mentre per il presidente della Commissione José Barroso: «la situazione di emergenza per la sanità pubblica è attualmente limitata al continente americano».
Ma nelle ultime ore, l'influenza da suini è arrivata in Europa, con la conferma ufficiale del primo caso in Spagna, dove si segnalano anche altri 17 casi sospetti. Ma secondo i Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc) i casi sospetti nel Vecchio Continente sono in tutto 12, concentrati in Spagna, Francia e Gran Bretagna (Scozia). Sono negativi i controlli sui primi cinque viaggiatori italiani che, tornati da zone a rischio per l'influenza dei suini, con alcuni sintomi, si sono sottoposti in Italia ad accertamenti, ha detto a Milano il sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio.
La Commissione Europea «sta seguendo la situazione sia con gli stati membri sia con l'Organizzazione mondiale della sanità», ha detto Barroso ricordando che, in attesa della riunione straordinaria del Consiglio sanità, la Commissione «continuerà a valutare l'informazione degli esperti e i potenziali danni e deciderà con gli stati quali misure dovranno essere prese».
Rassicurazioni arrivano anche dal sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, che ha dichiarato che i casi di febbre suina segnalati aumentano e «siamo ormai a livelli di allerta internazionale più vicini al 4 che al 3 (su un massimo di 6)», sottolineando come comunque in America le infezioni siano state «molto ben gestite e sono stati sufficienti i farmaci antivirali». «Questo è fonte di cauto ottimismo, ha commentato, ma sappiamo bene che i virus possono ritrasformarsi successivamente». «Da un punto di vista della trasmissione - ha aggiunto - rispetto all'influenza aviaria siamo forse a un livello più alto». Il sottosegretario torna comunque a tranquillizzare i cittadini: «Siamo più pronti a fronteggiare il virus. I Paesi più a rischio sono quelli con sistemi sanitari meno evoluti».