• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31487

SIVAE: TROPPI VINCOLI ALLA DETENZIONE DI ESOTICI

Immagine
Con riferimento ai lavori della Commissione Tecnica regionale del Lazio e ai nuovi requisiti minimi per la detenzione degli animali esotici, la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici ha inviato alcune osservazioni scientifiche, confidando " nell’adozione di criteri più aderenti alle conoscenze medico veterinarie circa la detenzione in salute e benessere delle specie esotiche”. La nota, firmata dal Presidente Lorenzo Crosta, osserva preliminarmente che i lavori della Commissione “non si avvalgono del patrimonio di conoscenza e di competenza della medicina veterinaria italiana e pertanto risentono della mancanza di esperienza diretta nella gestione della materia. Ciò malgrado la veterinaria italiana sia fra le più apprezzate e riconosciute a livello internazionale in materia di clinica degli animali esotici”. Secondo la SIVAE, i nuovi requisiti scoraggiano di fatto la detenzione, introducendo alcune pregiudiziali nella relazione uomo-animale che degradano gli animali esotici a costoso status symbol, in contro-tendenza rispetto al diverso approccio culturale che si è affermato nel nostro Paese e in Europa”. Inoltre, alcuni requisiti non risultano conformi alle esigenze di salute e di benessere degli animali. “A questo proposito- aggiunge Crosta- come medici veterinari, quotidianamente impegnati ad innalzare i livelli di cura dei pazienti animali, non possiamo non stigmatizzare come le nuove norme contrastino con la deontologia professionale e gli attuali standard della clinica veterinaria delle specie esotiche”. Ci si riferisce ad esempio a spazi eccessivamente costrittivi, condizioni igieniche compromesse e rischio di favorire l’insorgenza di patologie. I nuovi requisiti risultano di” difficile o addirittura impossibile applicazione, aggravando le regole di detenzione per i cittadini che hanno già legalmente acquistato specie esotiche. Il rischio concreto è che, nella migliore delle ipotesi, venga disattesa qualunque regola di detenzione e, nella peggiore, si favoriscano atteggiamenti di deresponsabilizzazione e di abbandono”. La lettera è stata sottoscritta dal Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ed è accompagnata da una nota tecnica a cura di SIVAE, con il contributo del Consigliere Paolo Selleri .