Malgrado lo stanziamento annuale di fondi pubblici, le azioni di lotta e prevenzione del randagismo, a sedici anni dall’emanazione della Legge 281/91, non hanno portato alla soluzione dei connessi problemi di sanità animale e di sanità pubblica. L’utilizzo di questi fondi pubblici è talvolta risultato scarsamente pianificato e coordinato e, pertanto, ne sono derivate esperienze di gestione occasionale ed estemporanea del randagismo, con evidenti sprechi, destinazioni improprie e controproducenti. Inoltre, pur senza disporre di dati certi sul fenomeno del randagismo, la Legge Finanziaria 2007 ha incentivato le amministrazioni comunali ad investire i fondi di provenienza regionale, ripartiti sulla base di quanto disposto dalla L. 281/91, dando priorità agli interventi di sterilizzazione. Ciò nonostante, il dettato legislativo non ha prodotto conseguenze apprezzabili. Sulla base di queste premesse, l’On Gianni Mancuso ha predisposto un ordine del giorno per impegnare il Governo: ad un sistematico monitoraggio dell’impiego delle risorse economico-finanziarie di cui alla Legge n. 281 del 1991 e al comma 829 della Legge Finanziaria 2007 e dei risultati conseguiti; ad adottare le opportune iniziative volte alla realizzazione di un sistema per l’erogazione di prestazioni di medicina veterinaria di base in regime di convenzione, che, ricorrendo alle strutture veterinarie private autorizzate, consenta un impiego razionale delle risorse economiche esistenti, eviti ulteriori inutili ed inefficaci investimenti pubblici e, nel perseguimento delle finalità della L.281/91, si avvantaggi delle competenze e dell’organizzazione presenti nelle strutture veterinarie private.
