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A PROCESSO IL VETERINARIO ABUSIVO DA 20 ANNI

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Ha esercitato per quasi vent'anni la professione di veterinario senza aver mai conseguito la laurea, e quando i militari del Nas dei carabinieri di Bologna hanno bussato alla sua porta per chiedere spiegazioni ha perfino mostrato il diploma di abilitazione e il certificato di iscrizione all'Albo dei medici veterinari di Modena. Documenti poi risultati completamente fasulli e redatti, secondo gli inquirenti, da lui stesso. Descritto come scrupoloso, amante degli animali e particolarmente attento alle esigenze dei clienti, il falso veterinario ha ricevuto dal Pm Enrico Cieri la citazione diretta a giudizio per le accuse di esercizio abusivo della professione veterinaria, falso documentale e personale. Il processo e' previsto per oggi ma A.M., 50 anni, difeso dall'avvocato Benedetto Bevilacqua, potrebbe decidere di patteggiare la pena. L'uomo, che si presentava come medico e diceva di essere laureato in Medicina veterinaria, riceveva i clienti in uno studio alla prima periferia di Bologna, con tanto di targa all' ingresso della palazzina e attestati affissi sulle pareti del piccolo 'ambulatorio'. Tutto rigorosamente abusivo. La scoperta e' arrivata nel maggio del 2005 grazie alla presa di posizione del consiglio dell'Ordine veterinari di Bologna, che aveva raccolto le segnalazione di alcuni clienti. Quando i carabinieri sono andati nello studio abusivo, A.M. ha mostrato loro il falso certificato sostitutivo del diploma di abilitazione alla professione. In realta' l'uomo non si e' mai laureato e ha lasciato l'Universita' del capoluogo emiliano dopo aver sostenuto solo alcuni esami.
Il falso veterinario avrebbe continuato ad esercitare fino a poco tempo fa, anche dopo la chiusura dell'ambulatorio abusivo. C'e' traccia di alcune ricette a suo nome emesse nei mesi scorsi, e sembra che dopo la visita del Nas abbia continuato a visitare a domicilio. Il falso certificato sostitutivo del diploma di abilitazione e' del 1986, mentre l'iscrizione all'albo, mai avvenuta, e' dell'anno seguente. ''Sappiamo con certezza che ha esercitato negli ultimi undici anni - spiega Laurenzo Mignani, presidente del consiglio dell' Ordine dei medici veterinari di Bologna - Diciamo che ci e' arrivata una 'soffiata' che ci ha insospettiti e subito dopo abbiamo attivato i Nas''. In passato A.M. ha anche collaborato a lavori scientifici dell'Universita' di Bologna e sulle pagine gialle, sotto la voce veterinari, c'e' ancora il suo nome: ''L' ordine e' parte lesa in questa storia e ci costituiremo parte civile nel processo - puntualizza Mignani - Non per denaro, ma per far capire all'opinione pubblica che siamo presenti. Devo dire che se per tanti anni qualcuno ha potuto esercitato la professione senza titolo, vuol dire che i controlli non ci sono stati o non hanno funzionato a dovere''. (ANSA).