Già la prossima settimana dovremmo avviare la discussione in Commissione Giustizia a Montecitorio. Malgrado la Finanziaria, l’On Pierluigi Mantini, responsabile dell’Ulivo per la riforma delle professioni, assicura che la nuova proposta, lanciata insieme all’On Chicchi, andrà in porto. Una volta in vigore, la riforma Mantini-Chicchi darà dodici mesi di tempo agli ordini per riscrivere l’ordinamento di Categoria, che verrà poi recepito con decreto ministeriale. Il nuovo testo è stato elaborato dal Comitato ristretto, tenuto conto delle indicazioni delle proposte di legge attualmente all’esame del Parlamento, del disegno del Governo, e dei contributi emersi nel corso delle audizioni. Per Giuseppe Chicchi ( Attività produttive) “l’approccio di autoriforma guidata rappresenta una grande opportunità per gli Ordini e per le Casse, che potrebbero trarre prospettive di crescita importanti offrendo un’alternativa pensionistica alle categorie affini, rispetto alla gestione separata Inps”. Il testo prevede infatti l’individuazione di professioni affini per accorpamenti. Mantini dichiara che la proposta “sta raccogliendo consensi fra gli Ordini”. Ma intanto il CUP, che si riunirà il 7 novembre, rilancia la raccolta di firme sulla sua proposta di legge.
La riforma è raccomandata dalla UE per garantire la libera concorrenza e circolazione dei professionisti e dall’Autorità per la concorrenza che segnala i vincoli all’accesso. L’obiettivo è quello di pervenire ad una legge di principi adeguata all’economia della conoscenza nel terzo millennio, che favorisca la crescita della qualità, la capacità competitiva e il contributo di coesione sociale del sistema nazionale delle professioni, in coerenza con le direttive europee.