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MANCATA ASSUNZIONE DI 11 VETERINARI

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Si dichiara “insoddisfatto” l’On Gianni Mancuso (AN), che ieri ha replicato al Sottosegretario Patta intervenuto in Commissione Affari Sociali per rispondere all’interrogazione sulla mancata assunzione di 11 medici veterinari. Per il Collega parlamentare, la risposta “si limita ad una ricostruzione meramente burocratica della problematica, senza considerare la crescente rilevanza pubblica dell'attività svolta dai servizi veterinari e, soprattutto, la palese ingiustizia subita dagli undici soggetti risultati idonei a seguito del concorso conclusosi con la pubblicazione della graduatoria finale in data 25 giugno 2001 e mai assunti”. Nel merito, il Sottosegretario alla Salute con delega alla veterinaria ha chiarito che “conformemente ad un orientamento giurisprudenziale consolidato, l'utilizzo di una graduatoria ancora valida, in luogo dell'avvio di nuove procedure concorsuali, costituisce una facoltà e non un obbligo per la Pubblica Amministrazione” e che, nel caso in esame, “l'Amministrazione ha ritenuto opportuno bandire un nuovo concorso pubblico, allo scopo di assumere personale da destinare specificatamente allo svolgimento dei compiti connessi alla prevenzione e alla lotta contro l'influenza aviaria, alle malattie degli animali e alle relative emergenze, previo espletamento di prove selettive, finalizzate a verificare adeguatamente il possesso di idonea ed aggiornata preparazione scientifica e professionale. Patta ha inoltre aggiunto " che le assunzioni temporanee non producono effetti sulle dotazioni organiche dell'Amministrazione e non pregiudicano in alcun modo la possibilità di un eventuale scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti. Secondo Mancuso si tratta di un' ingiustizia “tanto più evidente se si considera che tale graduatoria è stata prorogata dalle leggi finanziarie per gli anni 2002, 2003, 2004 e 2005 e che ad essa il Ministero della salute ha più volte attinto per assunzioni a tempo indeterminato fino al 30 dicembre 2004”. Il parlamentare ha quindi auspicato “che il Ministero della salute tenga conto della situazione prospettata all'atto di definire, in futuro, gli organici dei servizi veterinari”.