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MNC, AD AREZZO PRIMO CENTRO PER VETERINARIA

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Nascera' all'Istituto zooprofilattico di Arezzo il primo centro clinico interamente dedicato all'omeopatia veterinaria in Italia. Lo ha annunciato il presidente della commissione regionale Sanita' Fabio Roggiolani, assieme a Giovanni Brajon, organizzatore del convegno, ed a Nazzareno Brizioli, direttore dell'Istituto zooprofilattico Toscana Lazio. Curare gli animali con l'omeopatia, magari integrata alla medicina classica, e' stato spiegato, e' un metodo sempre piu' diffuso negli Stati Uniti e in Europa e sta dando ottimi risultati; in Italia la pratica non e' ancora molto usata. Ma la Regione Toscana ha deciso di promuoverla e per questo ha organizzato il convegno dal titolo ''Integrazione tra medicine classica e omeopatica. Quali opportunita' in veterinaria?'' per presentare diverse esperienze di integrazione fra medicina classica e medicina omeopatica in veterinaria. Il convegno, alla Fortezza da Basso di Firenze, nell' ambito della manifestazione Terra futura, oltre che dal Consiglio regionale della Toscana e' stato organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana (Izs), dalla Societa' italiana di omeopatia e medicina integrata (Siomi) e dal Gruppo omeopatico Dulcamara. Per il Consiglio regionale sono intervenuti il presidente e alcuni membri della commissione Sanita'. Anche gli studi condotti in Toscana, e' stato osservato, hanno dimostrato che l'omeopatia funziona benissimo sugli animali e anzi hanno sgombrato il campo dai dubbi sull'effetto placebo. Nella sperimentazione del medicinale omeopatico sugli uomini, infatti, alcuni esperti avanzano regolarmente il dubbio che l'efficacia sia dovuta all'effetto placebo. Ma, ha proseguito il presidente, ''dato che e' difficile che una vacca o un maiale si sentano meglio solo perche' sanno di aver preso una medicina, e' evidente che l'omeopatia funziona''. Uno studio condotto dal dottor Franco Del Francia a Cortona su 500 pecore ha messo in luce che il gruppo trattato con l'omeopatia presenta performance produttive, salute e livello di benessere migliori rispetto agli animali trattati solo con medicinali allopatici o con farmaci ''placebo''. A confrontarsi nel convegno ed a portare le loro esperienze, fra gli altri, il sottosegretario di Stato del ministero della Salute Gian Paolo Patta, il preside della facolta' di Medicina veterinaria dell'universita' degli studi di Pisa Vittorio Tellarini, il direttore generale dell'Izs Nazareno Renzo Brizioli, la presidente della Siomi Simonetta Bernardini, il presidente della Faculty of Homeopathy di Londra John Saxton, il membro veterinario della Faculty-Vet Mfhom e direttore della didattica veterinaria della scuola di omeopatia Dulcamara Barbara Rigamonti. Le conclusioni sono affidate all'assessore regionale al Diritto alla salute Enrico Rossi. (ANSA).