CONDIZIONALITA’, UE: ATTUAZIONE DA SEMPLIFICARE

La salvaguardia ambientale, la salute pubblica, la salute delle piante e degli animali, il benessere animale eil mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche costituiscono i principali ambiti normativi della condizionalità, un sistema di regole e di controlli dai quali dipendono i finanziamenti europei ( PAC). Ma non tutto sta funzionando nel migliore dei modi. La Commissione Europea se ne sta rendendo conto a fronte di varie difficoltà: mancata definizione degli impegni specifici richiesti ai produttori agro-zootecnici, linee guida comunitarie di non facile applicazione, ritardi degli Stati membri nei recepimenti delle direttive europee, scarsa informazione da parte delle autorità nazionali, controlli incerti e quindi meno efficaci. La Commissione sta così valutando di non fare sanzioni per le infrazioni minori, di semplificare l’applicazione dei requisiti obbligatori per ricevere gli aiuti PAC, ipotizzando un preavviso di 14 giorni prima dei controlli ed esecuzione dei controlli solo parziale, solo su alcuni requisiti in funzione di criteri di rischio come avviene nel settore dei controlli veterinari. Tuttavia, il Commissario Europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Mariann Fischer Boel avverte: “sono convinta della fondatezza della condizionalità, si tratta di migliorare il sistema non di tornare indietro”. La Commissione Europea invita gli Stati membri a fare di più sul piano della comunicazione sia raggiungendo i produttori, sia sensibilizzando i cittadini su come vengono spesi i soldi della PAC, sia, infine dando piena attuazione allo strumento della consulenza aziendale. L’analisi della Commissione è comunque parziale, dovranno infatti essere acquisiti alcuni dati circa i costi che i produttori devono sopportare per applicare la condizionalità (anche se alcuni obblighi erano preesistenti), e valutare quali vantaggi ne tragga l’intera società, sotto il profilo sanitario e ambientale.