“Attraverso l'incontro con il CUP, con i soggetti protagonisti di questa riforma, entriamo nel vivo della questione”. L’On Pierluigi Mantini ha riservato una particolare attenzione all’audizione di Raffaele Sirica, Presidente del CUP (Comitato unitario per le professioni intellettuali a cui aderiscono 44 professioni organizzate in 28 ordini e collegi) svoltasi il 29 marzo davanti alle Commissioni riunite Giustizia e Attività Produttive. Ad accompagnare Sirica erano presenti i notai ( che hanno rivendicato gli sforzi già compiuti nel segno di una autoriforma) e gli avvocati ( che hanno chiesto lo “stralcio” dalla riforma, anche in ragione della presenza di una Direttiva comunitaria ad hoc sulla professione forense). Visioni “particolari” delle diversità professionali rivendicate dallo stesso Sirica che ha osservato: “per quanto riguarda le altre aree, ovvero l'area tecnica, quella economica e quella sanitaria, composte ciascuna da un alto numero di professioni, come risulta dall'elenco richiestoci e consegnato alla segreteria delle Commissioni, confidiamo in verità in una adeguata tempistica nel programma delle audizioni”. La posizione comune a tutte le professioni è stata sintetizzata in un disegno di legge popolare per il quale il CUP raccoglie le firme dei professionisti e che l’On Mantini avrebbe voluto acquisire: “ ritengo – ha detto il parlamentare della Margherita- che sarebbe utile se il CUP consegnasse, come gesto simbolico, la proposta di legge, forse di iniziativa popolare, su cui esso ha annunciato di voler raccogliere le firme e che è bene che venga formalmente ricevuta dalla Commissione, visto che è in discussione la riforma degli ordini. Rivolgo pertanto questo invito al presidente Sirica”. Ma il Presidente del CUP non ha depositato la proposta, limitandosi a spiegare: “uno dei motivi per cui essa è nata è stata la necessità di offrire, costituzionalmente e democraticamente, a tutto il Parlamento della Repubblica, non all'una o all'altra forza politica di maggioranza o di opposizione, il nostro contributo propositivo, che abbiamo avuto difficoltà a poter offrire pienamente fino ad oggi, maturato in anni di lavoro su una materia molto complessa”. Inoltre, la proposta non era ancora “formalmente presentabile” al momento dell’audizione, ha aggiunto Sirica “dovendo raccogliere le 50 mila firme necessarie”. Promettendo di mettere il documento a disposizione di tutti i parlamentari, Sirica è stato così congedato dal Presidente della II Commissione Pino Pisicchio: “sarà una traccia preziosa anche per il nostro lavoro di questi giorni e forse non sarebbe del tutto eccentrico immaginare che questa iniziativa possa essere «sposata» da qualche parlamentare, evitando così l'onere della raccolta delle 50 mila firme”.